Catania, lavanderia allacciata abusivamente alla rete elettrica: arrestato il titolare

Catania, lavanderia allacciata abusivamente alla rete elettrica: arrestato il titolare

CATANIA – Proseguono i controlli mirati della polizia di Stato per contrastare i furti di energia elettrica in abitazioni e attività commerciali.

Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato “Borgo Ognina” di Catania hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica in una lavanderia self-service situata nei pressi di piazza Lincoln, arrestando il titolare, un catanese di 69 anni già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.

L’ingegnoso sistema di allaccio illecito

Durante il sopralluogo, i poliziotti hanno notato anomalie nel collegamento del contatore elettrico e hanno richiesto l’intervento dei tecnici della società di distribuzione dell’energia.

Le verifiche hanno confermato i sospetti: il titolare aveva realizzato un collegamento diretto alla rete pubblica, bypassando il contatore attraverso un cavo nascosto nel muro e occultato dietro una lampada d’emergenza.

In questo modo, l’attività – particolarmente energivora per via dell’uso costante di lavatrici e asciugatrici – funzionava interamente a spese della rete pubblica, azzerando i costi di fornitura.

Il rischio per la sicurezza e il danno economico

Oltre al furto di energia, l’impianto così modificato rappresentava un grave pericolo per la sicurezza dei clienti e dei residenti della zona, esponendo la struttura al rischio di corto circuiti e incendi.

I tecnici intervenuti hanno rimosso il collegamento abusivo, ripristinando le condizioni di sicurezza e il regolare funzionamento del contatore.

Secondo le prime stime, l’attività avrebbe consumato energia per un valore superiore a 10.000 euro, che ora il titolare dovrà risarcire alla società fornitrice per poter riprendere l’attività.

L’arresto del titolare

Il 69enne è stato arrestato per furto aggravato di energia elettrica, ferma restando la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

L’operazione rientra nella più ampia strategia della questura di Catania per contrastare gli illeciti economici e garantire il rispetto delle norme di sicurezza a tutela della collettività.