ITALIA – Oggi, 1 novembre, si celebra in tutta Italia e nel mondo cattolico la Solennità di Tutti i Santi, una delle ricorrenze più sentite del calendario liturgico. È una festa dedicata non solo ai santi canonizzati, quelli riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, ma anche a tutte le persone che, pur non avendo ricevuto un culto pubblico, hanno vissuto la loro vita nella fede, nella bontà e nella dedizione agli altri.
Le origini
Le origini della festa risalgono ai primi secoli del cristianesimo. Già nel IV secolo alcune chiese d’Oriente celebravano un giorno dedicato ai martiri. In Occidente, la ricorrenza fu fissata al 1° novembre da Papa Gregorio III (731-741), che volle dedicare un altare della Basilica di San Pietro “a tutti i santi”. Più tardi, Papa Gregorio IV, nell’anno 835, estese la celebrazione a tutta la Chiesa.
La scelta dell’autunno non fu casuale: coincideva con il periodo delle antiche festività pagane legate al ciclo della vita e della morte, come il Samhain celtico, che segnava il passaggio tra la stagione della luce e quella dell’oscurità. La Chiesa cristiana ne trasformò il significato, ponendo l’accento sulla vita eterna e sulla santità come meta per ogni credente.
La giornata
La giornata di Tutti i Santi è caratterizzata da un tono di gioia e gratitudine: si ricordano le vite di coloro che hanno testimoniato il Vangelo nella quotidianità. È un invito a riconoscere la santità possibile di ogni persona, anche nascosta, silenziosa, non celebrata.
La liturgia del giorno invita alla speranza, con il celebre passo evangelico delle Beatitudini (“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli…”), che descrive il cammino verso la santità come un percorso di amore, umiltà e misericordia.
Le tradizioni
In molte regioni italiane, la Festa di Tutti i Santi si intreccia con quella del 2 novembre, il Giorno dei Morti, creando un’unica atmosfera di raccoglimento e memoria.
Nelle famiglie si usa visitare i cimiteri, pulire e ornare le tombe con fiori freschi, in particolare con crisantemi, fiore simbolo di questa ricorrenza.
Il fiore dei santi e dei defunti: il crisantemo
Il crisantemo è il fiore tradizionale del 1° e 2 novembre in Italia. Il suo nome deriva dal greco chrysos (oro) e anthemon (fiore), “fiore d’oro”. Sebbene in molti paesi europei e asiatici sia considerato un simbolo di vita e rinascita, in Italia è associato soprattutto al ricordo dei defunti, per via della sua fioritura autunnale e della sua resistenza al freddo.
Nel linguaggio dei fiori, il crisantemo esprime affetto eterno, onore e riconoscenza.




