Schifani sul Rapporto 2025: “Sicilia in forte crescita”

Schifani sul Rapporto 2025: “Sicilia in forte crescita”

SICILIA – “I dati del Rapporto 2025 confermano che la Sicilia sta vivendo una fase di crescita solida. Il miglioramento del 78% degli indicatori è il risultato del lavoro portato avanti dai governi regionali di centrodestra, con politiche mirate a sostenere imprese, occupazione e sviluppo”.

Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando il Rapporto strategico 2025 sulla Sicilia presentato stamattina a Palermo nell’ambito della terza edizione dell’Act Tank Sicilia organizzata da The European House Ambrosetti.

“Dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia, in cui i progressi sono stati rallentati, oggi la Sicilia mostra una ripresa vigorosa e si colloca ai vertici nazionali per crescita del Pil e dell’occupazione. Proseguiremo su questa strada, affrontando con responsabilità le criticità ancora presenti – dal divario infrastrutturale alla scarsa partecipazione di donne e giovani al mondo del lavoro – per consolidare una crescita duratura e inclusiva, all’altezza delle potenzialità della nostra Isola”.

Dall’agroalimentare all’Ict: cosa emerge dal report Ambrosetti

Dal report Ambrosetti emerge come la Sicilia possa contare su tre filiere strategiche “ad alto potenziale”: parliamo dell’economia del mare, agroalimentare e vino, meccatronica e Ict.

La Regione si colloca al terzo posto in Italia per numero di imprese blu attive, con un totale di 28.807 e quinta per occupati della filiera. Tra le eccellenze troviamo il polo cantieristico navale di Siracusa, che nel 2024 ha superato i 22 milioni di euro di export. Nell’agroalimentare, i 14 distretti siciliani hanno contribuito per il 7,3% al valore aggiunto della filiera italiana, con un valore di 5 miliardi di euro.

La Sicilia, con oltre 15mila occupati, è la seconda per numero di addetti nel settore. Meccatronica e Ict, invece, hanno generato un valore aggiunto complessivo di 2,4 miliardi di euro, il 2,6% del totale delle imprese regionali. “Palermo e Catania si distinguono per un’elevata concentrazione di imprese e addetti, configurandosi come polo di riferimento per l’innovazione digitale” si evince dal report. Infine, grazie alla sua posizione al potenziale delle energie rinnovabili, la Sicilia si candida a diventare un hub energetico del Mediterraneo.

Energie rinnovabili, la Sicilia  “nella top ten”

“La Sicilia è nella top ten in Italia sul piano delle energie rinnovabili. Si garantisce, attraverso la Regione Siciliana, la sicurezza energetica di tutta l’Europa, con un contributo di crescita sulla transizione green, su cui è la prima in Italia, con un ampio spazio di miglioramento” ha detto Valerio De Molli, managing partner e Ceo di Thea Group e di The European House Ambrosetti, intervenendo alla terza edizione dell’Act Tank Sicilia a palazzo Branciforte.

“Lo scorso settembre  è stato affidato l’incarico per la progettazione dei due termovalorizzatori a Palermo e Catania, per un valore di 22 milioni di euro“.

Calo demografico in Sicilia, “è urgente reagire”

“Gli impianti tratteranno circa 300mila tonnellate annue di combustibile solido secondario e produrranno 50 megawatt di energia elettrica. Sul piano dei dissalatori, a giugno, sono entrati in funzione quelli di Gela, Porto Empedocle e Trapani, finanziati dalla Regione per 100 milioni di euro”.

“In Sicilia la fotografia sul piano demografico è preoccupante. È urgente reagire, altrimenti ci troveremo tra 25 anni con 700mila siciliani in meno e nel 2080 con un milione e 700mila siciliani in meno. Si prevede un calo del 17,3% della popolazione al 2050″  conclude De Molli.