PEDARA – Due giovani, Alberto Testa (23 anni) e Michael Salvatore D’Agata (24 anni), sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in esecuzione di un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura. Sono accusati di furto in abitazione, ricettazione e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità.
L’indagine, delegata ai Carabinieri della Compagnia di Acireale, ha permesso di fare luce su una serie di furti commessi nel comune di Pedara nel novembre 2024. I malviventi agivano con un espediente insolito: si fingevano fattorini addetti alla consegna di pizze, citofonando alle abitazioni per verificare la presenza di persone all’interno, prima di entrare in azione.
A dare impulso alle indagini è stata la segnalazione di un cittadino pedarese che, nel tardo pomeriggio, aveva notato un uomo con visiera e mascherina citofonare con una scusa sospetta. Insospettito, è uscito di casa e ha notato un’auto mai vista prima con la stessa persona alla guida. L’uomo ha chiamato i Carabinieri, annotato la targa — alla quale era stato applicato un adesivo per camuffare i caratteri — ed è riuscito perfino a rimuoverlo prima che il sospetto fuggisse.
I militari, intervenuti poco dopo, hanno accertato che nelle vicinanze era stato messo a segno un furto con scasso e hanno identificato il noleggiatore dell’auto: D’Agata, uno dei due destinatari della misura restrittiva.
Pochi giorni dopo, una pattuglia ha intercettato un’auto sospetta in una zona residenziale. A bordo c’era Testa, che ha rifiutato di fornire le proprie generalità e indossava un cappellino e un cappuccio. All’interno del veicolo sono stati trovati strumenti di effrazione, targhe rubate, mascherine chirurgiche, un cartone per la pizza e oggetti di valore rubati poco prima da una villetta della zona, la cui porta finestra era stata tagliata con un flessibile.
Le successive analisi tecniche sui tabulati telefonici hanno permesso di localizzare due utenze nella zona dei furti e di accertare che erano intestate fittiziamente a soggetti extracomunitari. Le verifiche hanno consentito di ricondurre entrambi gli indagati ad almeno tre episodi di furto in abitazione a Pedara.
Dopo gli adempimenti di rito, Testa e D’Agata sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in stato di arresti domiciliari.
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