RANDAZZO – Un’esplosione di energia, emozioni e tricolori ha acceso lo Stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli, dove si è svolta la solenne Cerimonia delle Medaglie d’Oro Libertas 2025. In un tripudio di applausi e con le note della fanfara dei Carabinieri, oltre 6.000 atleti provenienti da tutta Italia hanno sfilato in un evento di straordinaria bellezza e valore sportivo.
Tra i protagonisti assoluti – e la soddisfazione del “portavoce” dei randazzesi Alfio Papa – hanno brillato i giovani karateka della palestra “Passion Fitness” di Randazzo, autentici talenti che, con grinta e disciplina, hanno portato in alto i colori della Sicilia.
Eccellenze sul tatami
Lo spirito del karate va ben oltre la tecnica: è rispetto, disciplina e crescita personale. E questi ragazzi lo incarnano perfettamente. Dopo aver conquistato la scena lo scorso marzo a Veroli (Frosinone), durante una competizione nazionale con oltre 500 atleti, il team randazzese ha confermato il proprio valore a Napoli, dimostrando che passione, impegno e sacrificio portano lontano.
Guidati dai maestri Vincenzo (Enzo) Bordonaro, Alfio Pintabona e Alessia Bordonaro – autentici punti di riferimento sportivi ed educativi – gli atleti si sono distinti nelle categorie Kata, Kata a squadre e Kumite, conquistando la Medaglia d’Oro Libertas 2025 e il prestigioso Attestato di Eccellenza.
I giovani campioni
- Christian Carciola
- Pietro Proietto Batturi
- Roberto Caffarella
- Giuseppe Magro
- Antonino Bonanno
- Leonardo Carciola, il più piccolo del gruppo, ma già esempio di entusiasmo e determinazione.
Quando la fanfara dei Carabinieri ha accompagnato la sfilata degli atleti, l’emozione ha pervaso lo stadio. Un momento indimenticabile, vissuto alla presenza di personalità istituzionali come l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del presidente nazionale Libertas Andrea Pantano, e dei rappresentanti del CONI e del CNS Libertas.
Karate: una scuola di vita
In un mondo che corre veloce, il karate insegna calma, equilibrio e perseveranza. È uno sport che forma il carattere, crea legami e insegna il rispetto.
Dall’Etna al Vesuvio, la voce dei giovani
Una frase riassume l’essenza di questa giornata: “I nostri piccoli atleti hanno fatto sentire le loro grida dall’Etna al Vesuvio“.
È l’immagine potente di un Sud che cresce, che non si arrende e che crede nei suoi giovani.