Aumentano di 10 milioni gli stanziamenti destinati al Fondo risorse decentrate, Messina: “Risarcimento di anni di disparità”

Aumentano di 10 milioni gli stanziamenti destinati al Fondo risorse decentrate, Messina: “Risarcimento di anni di disparità”

SICILIA – L’assemblea regionale approva la norma di legge, presentata da Schifani, sull’incremento di 10 milioni di euro per il Fondo risorse decentrate, Ford. Tale somma sarà, così, destinata al trattamento economico accessorio, appartenente al personale del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana.

10 milioni in più per il Fondo risorse decentrate

La nuova misura adottata permetterà un’armonizzazione del trattamento accessorio, nei riguardi dei dipendenti regionali con quello delle amministrazioni centrali. Si riduce, così, quel gap economico che ha spinto, negli ultimi mesi, molti vincitori di concorso a preferire altre realtà pubbliche, decisamente più vantaggiose.

In risposta a quanto stabilito l’assessore alla funziona pubblica, Andrea Messina, ha dichiarato:

“Si tratta di un risultato di grande portata, che rappresenta non solo il risarcimento di anni di disparità, ma anche un atto concreto per restituire dignità e motivazione ai dipendenti regionali. Questo intervento è un atto di giustizia atteso da troppo tempo. Finalmente colmiamo una lacuna che penalizzava il personale siciliano rispetto ai colleghi delle altre Regioni e rimettiamo al centro la valorizzazione del merito e dell’impegno quotidiano”.

L’assessore ha poi aggiunto:

Il personale regionale non è di serie B. Con questo stanziamento restituiamo fiducia, equità e prospettive di crescita all’intero sistema regionale. Investire nel personale significa investire nell’efficienza istituzionale e nella credibilità della Regione. È l’impegno che abbiamo assunto e che intendiamo portare avanti con determinazione”.

I diversi traguardi negli ultimi anni

L’intera faccenda si inserisce all’interno di un cambiamento a 360 gradi già in moto da anni, con numerosi traguardi raggiunti in ambio di efficientamento e valorizzazione dell’amministrazione regionale.

Dal 2022 a oggi, infatti, il governo ha guadagnato risultati importanti per il personale. Si inizia con la sottoscrizione, nel 2023, dei contratti di lavoro per la dirigenza e il comparto 2019/2021, con l’ultimo contratto 2018/2020 approvato nel 2019. A ciò si aggiungono poi le trattative tra Aran e i sindacati, con il contratto 2022/2024, che prevede la propria sottoscrizione entro dicembre.

Fondamentale anche l’accesso a nuovi concorsi, a cui ha seguito l’assunzione di centinaia di nuove risorse. Un cambiamento che ha solo preceduto la stabilizzazione del personale precario, come nel caso della protezione civile regionale, con in corso la trattativa dei sindacati circa le progressioni verticali del personale interno.

Quanto emerso, quindi, dimostra che l’azione dell’assessorato, e del governo regionale, non si limita solo ai proclami, ma prevede anche lo schieramento in capo di interventi strutturali e duraturi. Una presa salda, in sostanza, per rafforzare il personale e l’intero sistema amministrativo.