ITALIA – Tra tutti i futuri possibili resta scegliere quello dove si vince ignorando spifferi di dati, ipotesi, sguardi ad altri campi. D’altronde l’ha affermato lo stesso Rino Gattuso: “Sono e siamo in trincea”, anche se forse la metafora bellica calza davvero poco considerando il prossimo avversario e le polemiche scaturite in questi giorni.
Ciò che importa, dicevamo, è però vincere, ed eventualmente farlo con il maggior scarto possibile.
Stasera Estonia-Italia
La classifica parla chiaro: Norvegia prima con 15 punti e soprattutto 24 gol fatti (di cui il tris agli Azzurri) e solo 3 gol subiti. Dietro invece l’Italia con 9 punti, 12 reti realizzate e 7 incassate. Su quest’ultimo dato ricordiamo pesa tantissimo il 5-4 contro Israele. La domanda è solo una: ci aspetta un altro mondiale senza Nazionale? La paradossalità di questo tempo ci porta a dire più sì che no (ma forse siamo semplicemente vittime di traumi irrisolti).
Ma se non si dovesse arrivare primi che succede? Spareggi, dannati e fatali. Grazie al ranking, gli Azzurri partirebbero come testa di serie, ma il rischio resta alto: tra le possibili rivali figurano squadre tutt’altro che comode, come Svezia, Macedonia del Nord (con cui non abbiamo ottime esperienze), oltre a Slovacchia, Serbia, Repubblica Ceca e Georgia.
Il 4-4-2 e il dilemma esterni
Rino guarda adesso l’Estonia ma con proiezioni alla gara di martedì contro Israele. Due match chiave da preparare in poco, pochissimo tempo.
Si andrà probabilmente di 4-4-2 con il neo cityzen Donnarumma in porta e difesa composta dalle colonne Bastoni-Calafiori supportate sugli esterni dai due “Di”: Di Lorenzo e Di Marco. In mezzo al campo quello che Paul Scholes ha definito il miglior centrocampista della Premier: Sandro Tonali in coppia con Barella. Là davanti invece il tandem Kean-Retegui. E gli esteri? Un’incognita.
Il CT ha infatti diverse opzioni: Spinazzola, Cambiaso, Cristante, Cambiaghi. Anche Raspadori che in Spagna sta esprimendo tutta la sua duttilità ricoprendo pure quel ruolo.
Si gioca contro l’ultima ma occhio all’impatto
E cosa dire invece sull’Estonia? La formazione di Henn è l’ultima della classe con soli 3 punti nelle cinque gare disputate. Tre sconfitte di fila a segno di cui l’ultima proprio contro gli Azzurri 5-0. Il divario tecnico è ampio ma ricordiamo che, a netto del finale, al Gewiss Stadium Gattuso e i suoi sbloccarono la partita solo dopo il primo tempo.
L’obiettivo è dunque partire forte subito, vietati ritardi che potrebbero, nella peggiore delle ipotesi, distruggere ogni possibilità di qualificazione.
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