Bocciato il Fondo per l’Editoria, la FED attacca la Regione Siciliana: “Atto irresponsabile e indecente, colpo all’informazione libera”

Bocciato il Fondo per l’Editoria, la FED attacca la Regione Siciliana: “Atto irresponsabile e indecente, colpo all’informazione libera”

PALERMO – La soppressione della norma sul Fondo per l’Editoria nella manovra finanziaria della Regione Siciliana scatena la dura reazione della Federazione Editori Digitali (FED), che parla senza mezzi termini di una scelta “irresponsabile e miope”.

Il provvedimento è stato cancellato a seguito di un emendamento del Movimento 5 Stelle, sostenuto da parte della stessa maggioranza. Una decisione che, secondo la Federazione, indebolisce l’intero sistema dell’informazione regionale e mina il diritto dei cittadini ad avere un’informazione libera, qualificata e indipendente.

A rendere la vicenda ancora più grave è stato l’uso del voto segreto, che ha permesso a molti deputati di celare la propria posizione politica. “È indecente – denuncia la FED – che tra i responsabili di questa decisione vi siano coloro che ogni giorno cercano visibilità proprio attraverso le testate, le piattaforme e i canali che quel fondo avrebbe contribuito a sostenere”.

La Federazione precisa che non si tratta di richieste di sussidi alle imprese editoriali, ma di investimenti mirati a rafforzare la cultura dell’informazione, promuovere la conoscenza e fornire strumenti ai cittadini, in particolare ai giovani e alle fasce più fragili, per riconoscere e scegliere notizie vere e verificate.

La FED conferma inoltre l’intenzione di proseguire il proprio impegno a fianco dei giornalisti, nel rispetto del loro lavoro e dei loro diritti, e in collaborazione con l’Associazione Stampa Parlamentare, condividendo la stessa visione di un’informazione autonoma, competente e responsabile.

“Questa classe dirigente dovrà essere raccontata con rigore, trasparenza e libertà – conclude la Federazione – perché i cittadini abbiano piena consapevolezza delle sue scelte. E noi continueremo a farlo, senza timori e senza complicità”.