LAMPEDUSA – Presentato questa mattina, nei locali del Poliambulatorio di contrada Grecale, a Lampedusa, il nuovo Servizio oncologico decentrato (SOD). Un’opportunità per affrontare un ciclo di chemioterapia senza doversi spostare dalla propria isola. Si tratta di un traguardo ottenuto dalla sinergia tra Asp di Palermo, Policlinico “Paolo Giaccone”, Comune di Lampedusa e Linosa e assessorato regionale della Salute.
La chemioterapia “sbarca” anche a Lampedusa
“Portare la chemioterapia a Lampedusa significa portare dignità e uguaglianza nelle cure“, ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni. Questo progetto dimostra che la collaborazione tra istituzioni è la chiave per superare ogni distanza geografica e strutturale”. A evidenziare il valore del lavoro di rete è stato il direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Antonino Levita, che ha parlato di “un modello replicabile di sanità integrata e solidale”.
Sarà il Policlinico di Palermo a garantire il supporto clinico e tecnico, mettendo a disposizione le figure professionali per la somministrazione delle terapie e la preparazione dei farmaci.
“Questo progetto nasce dalla volontà di ridurre le disuguaglianze territoriali in sanità – ha spiegato Alberto Firenze, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera universitaria – lavorare insieme all’Asp di Palermo ci consente di sperimentare un modello che potrà essere esteso ad altri territori isolani o difficilmente raggiungibili”.