Emozioni e ricordi per un legame indissolubile: alla “Italo Calvino” di Catania celebrata la “Festa dei nonni”

Emozioni e ricordi per un legame indissolubile: alla “Italo Calvino” di Catania celebrata la “Festa dei nonni”

CATANIA – Il 2 di ottobre nell’Istituto “Italo Calvino” di Catania, diretto dal Dirigente Prof. Salvatore Impellizzeri, si è celebrata la “Festa dei Nonni” come momento prezioso, educativo e didattico, di incontro tra generazioni, scuola e famiglia che collaborano per formare cittadini consapevoli, educati e ricchi di valori umani.

La scuola crede profondamente nel valore dell’“I Care” di Don Milani perché prendersi cura gli uni degli altri è il fondamento di una società giusta. I nonni accompagnano i bambini nella crescita con amore e saggezza; i più giovani, crescendo, imparano a prendersi cura di loro, in un reciproco scambio di affetto e responsabilità.

Custodire i legami, significa formare comunità solide e umane. La “Festa dei Nonni” vissuta all’ICS “Italo Calvino” è stata un momento speciale tra emozioni, ricordi, sorrisi e qualche lacrima di commozione.

In una giornata d’autunno dal sapore familiare e autentico, la scuola si è trasformata in un vero e proprio viaggio nel tempo per celebrare una delle ricchezze più grandi, un vero patrimonio che questa società possiede, ossia “i nonni”.

Gli alunni, protagonisti entusiasti e impegnati, hanno vissuto un’esperienza reale e profonda grazie a un progetto ricco di compiti di realtà e attività intergenerazionali. Ognuno di loro ha avuto un ruolo ben preciso, contribuendo alla riuscita di una festa che ha saputo emozionare tutti.

La prima A della Scuola Secondaria di Primo Grado ha organizzato un “Comitato d’accoglienza” che con sorrisi sinceri, una “mise” impeccabile, è andato ad accogliere , sull’uscio i nonni che man mano arrivavano. Sono stati accolti con parole gentili, con calore, come in una grande famiglia.

Alcune classi hanno svolto un lavoro di ricerca immedesimandosi in “Piccole guide del tempo”, mentre altri alunni hanno accompagnato i nonni lungo un percorso di immagini e oggetti del passato – vecchie fotografie, giocattoli, utensili, abiti, oggetti – stimolando ricordi e dialoghi preziosi. Ogni oggetto ha fatto da ponte tra generazioni, dando voce a emozioni sopite e storie mai dimenticate.

C’era qualche “Tavolo del ricordo”, realizzato con gli oggetti simbolo della loro giovinezza che hanno condivisi con i nipoti, raccontando aneddoti, avventure di vita, momenti felici e difficili, ma sempre ricchi di sapienza, amore e resilienza.

Il compito di matematica è stato realizzare “La cucina del cuore”, con le dosi delle ricette. In uno dei momenti più attesi, nonni e nipoti hanno cucinato insieme, nelle loro case, ritagliandosi un tempo prezioso e ludico, ricette della tradizione e poi le hanno condivise. Mani esperte e mani curiose si sono unite per impastare ricordi e creare sapori che sanno di casa. Ogni ricetta è stata scritta, illustrata e conservata in un quaderno speciale della memoria.

C’è stato lo spazio per condividere “Lettere, poesie e racconti”. Gli studenti hanno letto testi scritti da loro dedicati ai nonni, fra versi dolcissimi e racconti toccanti. Una poesia dopo l’altra, si è formato un coro di gratitudine che ha toccato il cuore di tutti.

Un momento meraviglioso è stato quello della “Merenda insieme”. La festa si è conclusa con tavoli imbanditi, torte fatte in casa, chiacchiere allegre e abbracci sinceri. Un momento semplice, ma pieno di significato, in cui nonni sono stati messi al centro e insieme ai nipoti hanno gustato non solo dolci, ma soprattutto la bellezza di stare insieme e abbracci commoventi.

I nonni sono “Radici forti” di un albero da proteggere, i nipoti, rami che crescono. Questa giornata ha celebrato il legame meraviglioso tra generazioni, fatto di amore, ascolto e memoria condivisa.

Grazie a tutti i nonni per essere maestri silenziosi di vita e per aver accolto l’invito.

E grazie ai ragazzi, per aver dato vita a un momento indimenticabile, fra i ricordi più belli da conservare.

Articolo redatto in collaborazione con la Prof.ssa Patrizia D’Amico