FAVARA – “C’è Marianna Bello, parla con un uomo e sta bene“. Così è iniziata a circolare la fake news all’interno del comune di Favara, circa il presunto ritrovamento della donna dispersa in seguito all’alluvione dei giorni scorsi.
Smentito il presunto ritrovamento della 38enne Marianna Bello
La falsa segnalazione, inoltrata tramite il numero unico d’emergenza 112, è stata poi consolidata dall’apparizione delle Autorità sul luogo. Presenza, tuttavia, giustificata dall’intento di verificare la veridicità o meno di quanto divulgato.
Smentita quindi la notizia, il Questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, ha annunciato l’avvio degli accertamenti per risalire agli autori della telefonata. Identificazione, poi, portata al termine da un funzionario della Polizia di Stato, che è risalito alla donna dall’altra parte della cornetta.
L’autrice dovrà quindi rispondere al reato di procurato allarme, venendo dapprima convocata in Questura e, quasi sicuramente, denunciata.
L’impatto della fake news sulla comunità
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, la notizia avrebbe iniziato a circolare verso le 12,15, gettando l’intera comunità nel caos. Una menzogna che ha potuto contare anche sul sostegno di diverse segnalazioni, circa apparenti grida provenienti dal canalone dentro cui sarebbe stata trascinata la donna.
Segnalazioni a cui hanno poi eseguito interventi diretti, come la rimozione delle grate appartenenti al collettore fognario. Una seguente spedizione del personale sanitario ha poi smentito la versione, data la mancanza di qualsiasi traccia riconducibile alla 38enne.
Necessaria tuttavia la presenza dei soccorsi sul luogo, intervenuti per assistere i familiari della vittima colti dal malore.