Soldi e amore. Due facce della stessa medaglia. Due poli opposti che, a loro modo, muovono il mondo. Ne disegnano i confini, ne evidenziano le differenze, ne tracciano le distanze. Puntualmente accentuate dal denaro e ridotte al minimo invece, fino a diventare inesistenti, dall’amore.
Ernia in bilico tra “soldi e amore”: il suo nuovo album
Un binomio contraddittorio che dà il titolo al nuovo album di Ernia (“Per soldi e per amore“), uscito lo scorso 19 settembre, dopo tre anni di assenza da parte del rapper milanese nel panorama discografico.
12 tracce. 4 featuring. E un nuovo capitolo che rappresenta un tentativo dell’artista di tirare le somme, avendo recentemente raggiunto la soglia dei trent’anni. Un traguardo che Ernia, all’anagrafe Matteo Professione, ha definito un vero e proprio giro di boa. Quel momento della vita in cui si decide di dare voce a riflessioni, ricordi d’infanzia e insoddisfazioni personali, per molto tempo messe da parte. Ma non per questo dimenticate.
Testimone dell’intenzione di ricordare, tenere a mente e portare con sé la memoria delle proprie radici è proprio la prima traccia del disco, intitolata “Mi ricordo”, che rappresenta una sorta di Intro, in grado di spalancare le porte ai sentimenti contrastanti che si faranno strada nel resto dell’album.
La memoria delle sue origini
“Sognavamo un giorno e adesso il giorno è ora
Ma ci vedo tutti tristi, la ricchezza non consola
E se a volte sembro duro nel parlare è che ci soffro
È che non ci riconosco perché io mi ricordo“– “Mi ricordo”
Il silenzio punitivo
Ricordi delle proprie origini, ma anche di storie turbolente e incapaci di trasformare in parole i propri sentimenti e malumori. Ne è la prova “Il gioco del silenzio”, brano che sottolinea l’indifferenza punitiva del partner, di gran lunga più dolorosa di qualsiasi tipo di lite o diverbio, Ma anche l’indecisione e l’incoerenza della persona amata, da un giorno all’altro inspiegabilmente pronta a voltare pagina, questa volta da sola.
“Capisco l’esser confusa
Capisco l’essere giovani
Però da un giorno all’altro
Non so come fai a rimuovermi”– “Il gioco del silenzio”
Il pezzo in vetta alle classifiche
A dominare per numero di ascolti è “Fellini” che, realizzata in collaborazione con Kid Yugi, paragona la vita a un copione, tramite una serie di metafore cinematografiche che esaltano il contrasto sempre più frequente tra realtà e finzione.
“No, non farti i film, non sei Fellini
La corona ha un peso se sul capo si poggia
Ma non è essenziale per gli inchini
In fondo è un cappello da cui passa la pioggia”– “Fellini” (feat. Kid Yugi)
Il “fardello” portato fin dall’infanzia
Significative nel brano intitolato “Per i loro occhi” anche le sofferenze legate alle sue figure genitoriali, descritte da Ernia come incapaci di manifestare il loro amore con gesti affettuosi e incoraggiamenti, ma piuttosto tramite freddezza e rigidità.
“Per anni io ho pensato loro fossero severi
L’amore per riceverlo ho dovuto interpretarlo”– “Per i loro occhi”
Gli interrogativi di Ernia e Madame
Una sfilza di interrogativi senza risposta trova spazio invece nella traccia intitolata “Perché”, che vede la partecipazione di Madame.
“Perché sorvoli tutto? Perché tu non capisci
Che puoi essere leggera anche volando negli abissi?
Se il mondo non cambia, cambio io
Se non guardi tu, mi sporgo io
Apriti, cielo, questa notte
Fammi vedere un po’ di più”– “Perché” (feat. Madame)
Lontano dagli occhi, ma non dal cuore
Dopo il riferimento ai genitori, non poteva mancare la dedica alla sorella, che da qualche anno vive e lavora a Berlino, città che dà il titolo al brano.
“Passerà
Il grigio su Berlino se ne andrà
Come la maschera che indossi
Quando è presto e giri di fretta per la città
Tu sei svelta perché cammini come papà
E siamo simili, ma lì ti liberi
E non ti limiti più”– “Berlino”
Dall’insoddisfazione alla gratitudine
Se all’inizio l’insoddisfazione la fa da padrone, ad avere la meglio alla fine è la gratitudine. Il risultato di un processo di maturazione che ha portato l’artista a scrollarsi di dosso rabbia e amarezza, per fare in modo che a prevalere alla fine fosse un sentimento di appagamento, racchiuso nell’ultima traccia, dal titolo “Grato“.
“Quando realizziamo i sogni e poi guardiamo quelli altrui
E ci diciamo: “Forse ha fatto il sogno giusto lui”
Ci sarà sempre uno più ricco, uno più preparato alla vita
Ma lo sai cosa ho imparato? Sii grato”– “Grato”
La capacità di trovare un equilibrio
E allora forse il segreto è saper trovare un equilibrio. Individuare quella linea di confine tra soldi e amore. La stessa che separa Ernia da Matteo. Il volto che mostri da quello che sei.
Con la consapevolezza che però alla fine dei conti, se i soldi sono il motore che muove il mondo, l’amore è l’unico vero motivo in grado di dargli un senso.
Il servizio video