Confiscati beni per circa 6 milioni di euro ad una coppia “legata” alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi

Confiscati beni per circa 6 milioni di euro ad una coppia “legata” alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi

MESSINA – I carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e il personale della Direzione Investigativa Antimafia di Messina, hanno eseguito un provvedimento di confisca di beni emesso dal Tribunale del capoluogo peloritano nei confronti di una coppia di coniugi, indiziati di associazione mafiosa, poiché legati al clan dei “Barcellonesi”.

Maxi-confisca a coppia di coniugi: erano legati alla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto

Si tratta di una misura di prevenzione patrimoniale dovuta alla pericolosità mafiosa dei destinatari della confisca, ritenuti espressione della famiglia mafiosa dei Barcellonesi. La confisca ha riguardato due società operanti nel settore edile e dieci veicoli (compresi mezzi d’opera), nonché un’abitazione residenziale e dieci terreni, per un valore complessivo di circa sei milioni di euro.

L’operazione “Gotha IV” al clan dei “Barcellonesi”

Il provvedimento del Tribunale “Sezione Misure di Prevenzione” scaturisce da una richiesta formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina all’esito di complesse indagini che, nel gennaio 2018, erano culminate con l’operazione convenzionalmente denominata “Gotha IV“.

Nel corso di questo servizio, i carabinieri del comando provinciale di Messina avevano eseguito una misura cautelare verso 29 persone, fra capi, gregari e punte di spicco della famiglia mafiosa dei “Barcellonesi”, ritenute responsabili – a vario titolo – di “associazione di tipo mafioso“, “concorso esterno in associazione mafiosa“, “estorsione“, “detenzione e porto illegale di armi“, “trasferimento fraudolento di valori” e altro, tutti con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini gli affari loschi della famiglia dei “Barcellonesi”

Le successive indagini economico-finanziarie delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia alla Direzione Investigativa Antimafia e alla compagnia dei carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno poi consentito di accertare che i destinatari dell’odierno provvedimento avevano accumulato nel tempo un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Nello specifico i predetti – mediante la commissione di estorsioni ai danni di imprese impegnate nella realizzazione di lavori pubblici – le avevano costrette a cedere alcune quote, intestandole fittiziamente a terzi, onde percepirne le utilità ed eludere le disposizioni normative in materia di misure di prevenzione patrimoniale.

Note

Infatti, già nel marzo 2018, gli stessi beni erano stati colpiti anche da un decreto di sequestro preventivo. Occorre precisare che il provvedimento di confisca adottato può essere modificato o annullato attraverso il ricorso agli ordinari mezzi di impugnazione. Inoltre, tali successivi gradi di giudizio, sempre nel contraddittorio fra accusa e difesa davanti al giudice terzo e imparziale, possono anche concludersi con l’esclusione di qualsiasi forma di responsabilità e la restituzione dei beni agli aventi diritto.