Continuano gli episodi di protesta dei detenuti negli istituti penitenziari della Sicilia

Continuano gli episodi di protesta dei detenuti negli istituti penitenziari della Sicilia

SICILIA – Continuano con una certa frequenza gli episodi di protesta negli Istituti Penitenziari della Sicilia da parte di detenuti insofferenti alle regole. Nei giorni scorsi c’è stato un susseguirsi di accaduti registrati che vanno ad ampliare le pagine di cronaca penitenziaria e che vedono coinvolti gli istituti della Sicilia, sia per adulti che minorili.

Proteste negli istituti penitenziari della Sicilia: la situazione

A Ragusa, per futili motivi e nelle ore notturne, dopo che un detenuto ha contestato la diagnosi del Medico di Guardia sulla sua condizione di salute, ha attirato l’attenzione degli altri detenuti, dando il via ad un’azione di protesta, risolta solo a seguito dell’intervento del personale di Polizia Penitenziaria libero dal servizio.

A Caltanissetta, durante una perquisizione straordinaria, durante la quale sono stati rinvenuti diversi smartphone, i detenuti interessati, hanno iniziato una manifestazione di protesta arrecando danni irreversibili a cose e strutture. Nello stesso Istituto, la settimana prima, è stato scoperto il tentativo d’intrusione di sostanze stupefacenti e smartphone dall’esterno, compreso materiale utilizzabile per l’evasione di alcuni detenuti.

Presso l’IPM e la CPA di Palermo, un susseguirsi di episodi determinati dai minori, che in due momenti diversi hanno tentato di appiccare il fuoco alle suppellettili.

A San Cataldo la violenza contro il personale di Polizia Penitenziaria, ha visto coinvolto un agente con frattura al braccio e un ispettore con contusione al volto, episodio della settimana scorsa. In tutti gli altri istituti della regione è un susseguirsi continuo e giornaliero di episodi di protesta, tentativi d’introduzione di sostanze stupefacenti e telefoni.

Solo il pronto intervento del personale di Polizia Penitenziaria in servizio e di quello accorso libero dal servizio ha evitato che gli episodi si trasformassero in tragedie. Le continue proteste e aggressioni sono determinate dalle richieste, di detenuti violenti per garantirsi i trasferimenti ad altri istituti, l’insofferenza alle regole penitenziarie, il vedersi scoperti della detenzione di sostanze stupefacenti o di telefoni.

Le parole del Dott. Rosario Di Prima, Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe

Il Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe, Dott. Rosario Di Prima, dichiara: “Sarebbe auspicabile che i detenuti violenti e che esercitano violenza nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, dovrebbero essere assegnati in circuiti penitenziari diversi da quelli comuni”.

Questi atti di violenza e d’insofferenza, documentano come il personale di Polizia Penitenziaria corre rischi elevatissimi, senza strumenti adeguati di difesa e con gli organici ridotti all’osso. Proprio in quelle realtà dove la carenza degli organici, come Ragusa, non ha fatto segnare il passo all’Amministrazione centrale sulla rivisitazione degli organici necessari rispetto a quelli previsti.

Ogni episodio non può più essere ignorato. Chiediamo che siano rivisitate le piante organiche, che s’introduca con urgenza – aggiunge Di Prima – una nuova normativa come strumento operativo, che si rivedano le procedure interne di gestione dei detenuti più pericolosi e che sia garantita tutela immediata al personale coinvolto“.

“Le proteste e i tentativi di evasione o introduzione di materiale non consentito, della settimana scorsa, sono segnali che devono far riflettere e colmare il vuoto degli organici. Non possiamo più assistere in silenzio a episodi che mettono a rischio la vita dei nostri agenti. Il sistema penitenziario non può reggere se continua a poggiare sulle spalle di uomini e donne lasciati senza adeguato supporto”.

La richiesta per incontrare il Sottosegretario di Stato On. Andrea Del Mastro

Le OO.SS. SAPPE-SINAPPE-UIL-USPP-CISL della Sicilia hanno richiesto un urgente incontro con il Sottosegretario di Stato On. Andrea Del Mastro, in occasione del giuramento del 185° corso degli Allievi del Corpo di Polizia Penitenziaria che si terrà presso la Scuola di San Pietro Clarenza (CT) il 10 ottobre 2025.

In quell’occasione ci sarà un presidio del personale a sostegno dei giovani agenti che hanno fatto ingresso nel corpo. Tale contributo è necessario a far sentire la vicinanza di chi opera quotidianamente nei penitenziari e il sostegno ai neo agenti.

Il Si.N.A.P.Pe rinnova la sua richiesta di un intervento normativo che garantisca sicurezza e protezione reale al personale penitenziario, affinché episodi simili non si ripetano. Esprime compiacimento al personale della Polizia Penitenziaria della regione Sicilia che ha sempre saputo, con professionalità, sopprimere tentativi illeciti.