SICILIA – I rapporti con gli alleati sono “ottimi con tutti, senza distinzione; c’è un clima sereno e franco, nel rispetto delle singole posizioni, orientato verso una visione strategica comune” e “non colgo tensioni, né sbavature”. A ribadirlo in una intervista a LiveSicilia è il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che non teme sgambetti sulla strada della ricandidatura a governatore per le regionali del 2027.
Schifani: “Ottimi rapporti con tutti”
“La coalizione ha garantito il bis per i governatori uscenti, senza problemi – evidenzia – Lo stiamo vedendo nelle Marche al voto col presidente uscente, Francesco Acquaroli e con il collega Roberto Occhiuto in Calabria. Non mi aspetto sgambetti e sono sereno”.
Per Schifani il bilancio di questi due anni e mezzo di governo è “molto positivo“. “Abbiamo, di recente, consegnato il deficit al passato, con un attivo di oltre due miliardi – dice – Un risultato importantissimo. Sono concentratissimo sui termovalorizzatori, siamo al quaranta per cento del percorso, la strada è tracciata. Mancano ancora diverse tappe, ma il traguardo cambierà in meglio e per sempre la vita dei siciliani. Non mi fermo un minuto“. Risultati “frutto di un lavoro che il mio governo porta avanti dall’inizio della legislatura, iniziato con l’assessore Falcone e proseguito con Dagnino, che ringrazio”.
Sul cammino della manovra quater all’Ars Schifani è ottimista: “Confido nel senso di responsabilità, non sto registrando alcun ostruzionismo nell’opposizione che svolge il suo ruolo, nel confronto dialettico. Spero che l’iter si concluda entro un paio di settimane”. Lo step successivo sarà la manovra di stabilità per il 2026. “In virtù dell’extra gettito rispetto alle previsioni, ormai consolidato negli ultimi anni, faremo una manovra più espansiva rispetto al passato”.
“La nostra idea è quella di procedere sulla rotta segnata dello sviluppo che porta poi alla crescita del Pil – annuncia – Proseguiremo con le semplificazioni e gli incentivi alle assunzioni, rendendo meno oneroso, nel perimetro delle nostre competenze, il carico fiscale e amministrativo per le imprese. Le maggiori entrate, derivanti dall’avanzo di amministrazione di oltre 2 miliardi, invece potranno essere utilizzabili solo dopo la parifica del rendiconto da parte della Corte dei Conti, che avverrà presumibilmente nella prossima primavera. La Sicilia sta crescendo e continuerà a crescere, grazie alle politiche di questo governo”.