Ministro Nordio, dai suicidi nelle carceri al referendum sulla giustizia

Ministro Nordio, dai suicidi nelle carceri al referendum sulla giustizia

CATANIA – Il ministro della giustizia Carlo Nordio si esprime sulle statistiche relative ai suicidi in carcere, visti come casi non riconducibili alla problematica del sovraffollamento. Il ministro ha poi mosso la propria attenzione nei confronti del referendum sulla Giustizia, ipotizzando una sottomissione da parte dei pm nei confronti della Repubblica.

Il ministro Nordio sui suicidi in carcere: “Mancanza di speranza di chi sta per uscire

L’esposizione del primo argomento ha avuto sede al congresso Ucpi, con Nordio che ha dichiarato: “I suicidi in carcere sono un fardello di dolore e, purtroppo, anche negli altri Paese non è che vada meglio, anzi peggio, ma questa non è una giustificazione o un’attenuante. Ma secondo noi non c’è una relazione tra il sovraffollamento e il fenomeno dei suicidi, caso mai favorisce l’aggressività, quello che favorisce il suicidio è la solitudine, è la disperazione. Molto spesso, fatto singolare, molti suicidi avvengono nell’imminenza della liberazione, che indica il disagio e la mancanza di speranza di chi sta per uscire“.

Referendum sulla giustizia, per il ministro il “No” sarà una sottomissione della Repubblica

Il ministro Nordio ha poi citato anche il referendum sulla Giustizia, esprimendo la propria preoccupazione per un eventuale vittoria del “no”:

“Se dovesse vincere il ‘no’ se ci fosse l’alleanza con la magistratura non sarebbe una vittoria del centrosinistra, ma delle Procure e noi torneremmo ancora a una Repubblica sottomessa o condizionata dai magistrati e questo sarebbe un vulnus per la stessa parte politica che lo ha sostenuto”.