Branchi e aggressioni a Catania, l’emergenza randagismo mette alle strette il quartiere Rapisardi

Branchi e aggressioni a Catania, l’emergenza randagismo mette alle strette il quartiere Rapisardi

CATANIA – Dal migliore amico dell’uomo a una sempre più crescente minaccia: è questa la realtà con cui devono convivere ogni giorno gli abitanti del quartiere catanese di Rapisardi, un vicinato che sembra ormai costretto alla paura. Già anni fa, infatti, si parlava della piaga rappresentata dal randagismo nei confronti dei residenti della vicina Circoscrizione, ma qualcosa sarà effettivamente cambiata nel mentre?

Emergenza randagismo a Catania, un quartiere costretto al terrore

La risposta è deludente, praticamente svilente. A distanza di anni infatti Rapisardi rimane vittima e i suoi abitanti prigionieri di una condizione che sembra ormai impossibile da risolversi.

A denunciarne la gravità è il vicinato di via Generale Cantore, esposto al rischio già nel momento in cui oltrepassa la soglia della propria abitazione. Secondo le testimonianze raccolte, infatti, il branco sarebbe attivo nei pressi della svolta, compresa tra l’istituto comprensivo “Nazario Sauro – Papa Giovanni XXIII” e la struttura ospedaliera “Cuore sano”, che collega la suddetta strada a via Damiano Chiesa.

“Provo amarezza – così si esprime una delle residenti – perché ho dovuto rinunciare alla possibilità di raggiungere a piedi il viale principale, sono costretta a prendere l’auto per superare la zona ‘rossa’, cioè la discesa di via Generale Cantone. Noi residenti ci sentiamo limitati e insicuri: specialmente se capita di rientrare di notte, con i problemi di parcheggio, se non troviamo posto davanti casa, corriamo il rischio di incappare nel branco”.

Ha poi proseguito: “È indice di incuria non gestire il controllo dei randagi in un quartiere così popoloso. Io non sono stata attaccata, ma ho incrociato diverse volte qualche randagio, a volte isolato a volte insieme ad altri due o tre esemplari”.

“Mio marito è stato aggredito qualche anno fa, mentre rientrava dal lavoro, in bici, di sera. Qualche settimana fa, invece, una mia cugina, di diciassette anni, mentre andava a scuola, alle 7:30 del mattino, è stata aggredita violentemente da un branco di randagi ed ha riportato un morso alla caviglia e diversi graffi, addirittura le sono stati lacerati i pantaloni. Solo il provvidenziale intervento di un signore in auto ha messo in fuga il branco ed ha evitato che la situazione peggiorasse”.

La risposta del presidente Antonino Vincenti

A fornire maggiori chiarimenti sulla questione è il presidente della quinta Circoscrizione, Antonino Vincenti, che sfortunatamente ha ammesso non essere nuovo a questo genere di allarmi. Già nell’aprile di quest’anno, infatti, le Autorità sono state costrette a intervenire in seguito a un’aggressione, da parte del branco, nei confronti di una ragazza, che ha dovuto recarsi in una struttura ospedaliera per le dovute cure.

Vincenti quindi, su sollecitazione del consigliere Orazio Catania, aveva precedentemente preso sotto esame la situazione, delimitando di circa 300 mq la zona colpita dal branco avente come cuore pulsante proprio la fantomatica svolta di via Generale Cantore.

Un’analisi che si evolverà già nell’immediato futuro con ulteriori interventi, sostenuti anche dall’assessore Viviana Lombardo, all’interno della zona colpita. Provvedimenti giustificati dall’imminente inizio dell’anno scolastico 2025-2026, vista la vicinanza con un istituto, e indice di una promessa già rinnovata dal presidente Vincenti: rendere il quartiere sicuro.

Randagismo a Catania