San Cataldo, detenuti catanesi aggrediscono ispettore: nuova protesta in carcere. L’allarme del Si.N.A.P.Pe

San Cataldo, detenuti catanesi aggrediscono ispettore: nuova protesta in carcere. L’allarme del Si.N.A.P.Pe

SAN CATALDO (CL)Ancora tensioni nelle carceri siciliane. All’interno dell’istituto penitenziario di San Cataldo quattro detenuti catanesi hanno dato vita a disordini nelle sezioni detentive, culminati con l’aggressione a un ispettore di Polizia Penitenziaria. L’uomo, colpito con un pugno al volto mentre tentava di sedare i facinorosi, è stato soccorso e giudicato guaribile in sette giorni. Solo il tempestivo intervento dei colleghi ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Secondo quanto riferito dal Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria), episodi di questo tipo sono sempre più frequenti e spesso legati alle pressioni di detenuti violenti che cercano di ottenere trasferimenti in altre strutture.

Il segretario nazionale Rosario Di Prima ha lanciato un duro monito: “I detenuti che si rendono protagonisti di aggressioni contro il personale devono essere trasferiti in istituti fuori dalla Sicilia, e non, come spesso accade, in strutture della stessa regione o addirittura vicine ai luoghi di residenza delle famiglie. È una disposizione già prevista dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma che deve trovare piena applicazione”.

Di Prima ha sottolineato come ogni aggressione rappresenti “un campanello d’allarme che non può più essere ignorato”, ribadendo la necessità di aumentare gli organici, introdurre con urgenza il taser come strumento operativo e rivedere le procedure di gestione dei detenuti più pericolosi.

Il sindacato ha ricordato anche altri episodi recenti: il tentativo di evasione della scorsa settimana a Siracusa e i sequestri di telefoni cellulari, droga e strumenti idonei all’evasione all’interno del carcere di Caltanissetta. “Il sistema penitenziario – ha aggiunto Di Prima – non può reggere se continua a poggiare sulle spalle di uomini e donne lasciati senza adeguato supporto”.

Il Si.N.A.P.Pe rinnova quindi la richiesta di un intervento normativo che assicuri maggiore protezione al personale penitenziario e rivolge un plauso agli agenti che, anche in questa occasione, hanno saputo ripristinare l’ordine. Al collega aggredito giungono gli auguri di pronta guarigione.