MONDO – Ore di tensione nelle acque internazionali a sud di Creta, a seguito di un attacco alla Global Sumud Flotilla. Droni, bombe sonore, spray urticanti e materiale non identificato: questi i mezzi utilizzati la notte scorsa per fermare, o quantomeno rallentare, l’arrivo degli aiuti a Gaza.
Attaccata la Global Sumud Flotilla
Non si registrano feriti. “Solo” danni alle imbarcazioni, soprattutto la Zefiro, che ha riportato la rottura dello strallo di prua, uno dei sostegni dell’albero, e la Morgana, la cui randa – la vela principale – è stata fortemente danneggiata. Nonostante sia stata presa di mira anche la Taigete, quest’ultima non avrebbe riportato danni.
A fare il punto della situazione è stata Maria Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla: “Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. È stato come un attacco ai tre Paesi. È un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga”.
“Siamo stati attaccati da almeno quindici droni – racconta – prima hanno scaricato sostanze urticanti, poi hanno prodotto bombe sonore e infine si sono schiantati addosso alle barche. Sono 4/5 quelle danneggiate, tra cui la nostra, e non potranno più navigare a vela”.
“L’attacco è durato un paio di ore e ha l’intento di sfiancare psicologicamente le persone che si trovano sulle barche di notte, al buio, in mare aperto. È un atto criminale contro una flotta civile. Noi non ci faremo intimidire – ha aggiunto – perché sappiamo di navigare in totale legalità, e andiamo avanti nel nostro viaggio diretti a Gaza per portare aiuti alla popolazione stremata”.
L’intervento del ministro degli Esteri
Che Israele garantisca la tutela del personale imbarcato sulla Flotilla. Questa la richiesta del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, informato dell’attacco mentre si trova a New York per l’Assemblea generale Onu.