Identità siciliana, i tesori sommersi in mostra negli Stati Uniti

Identità siciliana, i tesori sommersi in mostra negli Stati Uniti

PALERMO – La Sicilia porta oltreoceano i suoi gioielli nascosti. Dal 4 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 al Fernbank Museum of Natural History di Atlanta e, successivamente, da gennaio a maggio 2026 al Museo di storia di Mobile in Alabama, sarà allestita la mostra “Sunken Treasures, Ancient Seas”, dedicata ai tesori sommersi dei mari siciliani.

L’iniziativa, promossa dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana in collaborazione con Contemporanea Progetti di Firenze, offrirà al pubblico americano un viaggio virtuale tra antichi relitti e reperti archeologici grazie a tecnologie immersive e a uno storytelling multimediale.

“Una ricca selezione che racconta la storia del Mediterraneo e consentirà agli Stati Uniti di conoscere la civiltà siciliana – spiega l’assessore ai Beni culturali e Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato –. Il racconto degli scavi subacquei degli ultimi vent’anni offrirà una nuova lettura dell’archeologia e del patrimonio sommerso”.

I reperti in esposizione

Il percorso espositivo presenterà alcuni dei ritrovamenti più significativi dei fondali siciliani:

  • i rostri della celebre battaglia delle Egadi e gli elmi recuperati a Levanzo;
  • i lingotti in piombo di Capo Passero e le monete in bronzo del tesoretto punico di Pantelleria;
  • i lingotti in oricalco rinvenuti al largo di Gela e le anfore di Cala Minnola;
  • le ceramiche a vernice nera del relitto di Capistello a Lipari e i reperti del relitto Panarea III, a 114 metri di profondità;
  • le stoviglie e i gioielli del relitto di Scauri (Pantelleria) insieme a manufatti provenienti da Marsala, Mazara del Vallo, Trapani, San Vito Lo Capo, Marausa e Petrosino.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza del mare, i parchi archeologici di Selinunte, Pantelleria e Lilibeo, l’Associazione Museo del mare e della navigazione siciliana “Florio” e il Museo nazionale delle attività subacquee di Ravenna.

“È un’occasione straordinaria – sottolinea il Soprintendente del mare Ferdinando Maurici – per presentare la ricchezza del patrimonio culturale sommerso e far conoscere millenni di storia del Mediterraneo”.

Un focus sulla subacquea moderna

Una sezione speciale sarà dedicata alla nascita della subacquea moderna e allo sviluppo dell’archeologia subacquea in Italia. Grazie alla collaborazione con la Historical Diving Society e il Museo nazionale delle attività subacquee di Ravenna, saranno esposte attrezzature storiche e strumenti d’epoca, che racconteranno le imprese dei pionieri delle immersioni.