A Catania decine di volontari ripuliscono il fossato del Castello Ursino: recuperato persino un monopattino!

A Catania decine di volontari ripuliscono il fossato del Castello Ursino: recuperato persino un monopattino!

CATANIA – In occasione del “World Cleanup Day”, trentuno volontari hanno unito le forze per ripulire uno dei luoghi più suggestivi e, purtroppo, degradati di Catania: il fossato del Castello Ursino. Quello che doveva essere solo un gesto di pulizia si è trasformato nella scoperta di una vera e propria discarica a cielo aperto, ma anche nella testimonianza dell’impegno di una comunità che non si arrende.

L’operazione, che ha coinvolto i volontari di Cleanup Sicily, Comitato Federico II, Piantando e Pirates of Plastic, insieme ai dipendenti di Analog Devices, è stata resa possibile grazie alla direttrice del museo,  -a cui va il grazie da parte  di tutte le associazioni presenti- che ha aperto eccezionalmente l’area, solitamente chiusa.

Lo scenario che si è presentato ai loro occhi era desolante: migliaia di mozziconi di sigaretta, bicchieri e cannucce di plastica (nonostante il divieto in vigore dal 2022), ma anche un “tappeto” di bottiglie di vetro rotte, sedie e persino… un monopattino!

 

 

Un degrado che fa riflettere sull’inciviltà di chi, frequentando la piazza, sceglie di gettare rifiuti in un luogo storico e di grande valore. Ma perché lanciare questi oggetti nel fossato? Che risentimento si riversa sulla nostra terra natia e che ci ospita? è il lecito dubbio che ha unito tutti i partecipanti, volontari di ogni età dai bambini agli adulti, che con guanti e pinze hanno lavorato instancabilmente, dimostrando come l’impegno di pochi può fare la differenza. Il loro messaggio è forte, chiaro e preciso: “non sono i miei rifiuti, ma è la mia terra“.

Al termine della mattinata, i promotori dell’iniziativa hanno espresso la volontà di incontrare le istituzioni locali per discutere sulla possibilità di alcune soluzioni concrete che possano mettere un freno a tanta maleducazione. Tra le proposte avanzate ci sono l’installazione di cartelli informativi, l’impiego di vigili in borghese per sanzionare i comportamenti scorretti e l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione come, ad esempio, informare gli abitanti del luogo, compresi alcuni esercizi commerciali, per una ancora più mirata raccolta differenziata. La speranza è che l’azione di questi trentuno volontari possa essere un esempio per tutti i cittadini e ispirare un profondo cambiamento, per un mondo più pulito e rispettoso.