CATANIA – Nonostante i controlli serrati della Polizia Locale, il fenomeno del conferimento irregolare dei rifiuti continua a rappresentare una delle principali emergenze del capoluogo etneo. Le telecamere di sorveglianza e i servizi mirati degli agenti consentono di colpire un numero crescente di trasgressori, ma resta elevata la quota di cittadini provenienti da altri comuni della provincia che scelgono di abbandonare i propri rifiuti a Catania, con conseguenze pesanti sui costi di smaltimento e bonifica a carico dell’amministrazione comunale.
Il bilancio delle attività del reparto ambientale, coordinato dal commissario Antonio Lizzio, è eloquente: dal 1° gennaio al 31 agosto sono stati redatti 2.830 verbali, di cui 2.219 contestati direttamente in strada e 611 grazie alle telecamere di videosorveglianza. Particolarmente significativo il dato relativo ai non residenti: 549 sanzioni (oltre il 20% del totale) hanno riguardato cittadini provenienti da altri comuni, sorpresi soprattutto nell’area di Largo Favara a Monte Po, al confine con Misterbianco, divenuta una delle zone più critiche per gli abbandoni. Qui si è reso necessario più volte l’intervento delle squadre di pulizia straordinaria, l’ultima delle quali solo pochi giorni fa.
Dal report emerge inoltre che 52 persone sono state denunciate all’Autorità giudiziaria per condotte particolarmente gravi e reiterate.
L’amministrazione comunale, nel ringraziare la Polizia Locale per l’impegno quotidiano, ha annunciato un ulteriore rafforzamento dei controlli nelle prossime settimane, grazie anche all’immissione in servizio di un centinaio di nuovi agenti. Un supporto che si aggiungerà all’applicazione delle nuove norme varate a livello nazionale, che hanno inasprito il quadro sanzionatorio in materia ambientale.
“L’obiettivo – ribadiscono da Palazzo degli Elefanti – è tutelare il decoro urbano, contrastare con determinazione ogni forma di inciviltà e restituire alla città un livello dignitoso di pulizia e ordine”.
