SICILIA – Sistemi in tilt e proteste tra gli enti di formazione professionale siciliani. La rete informatica, gestita da Sicilia Digitale, è infatti andata in down, costringendo a rinviare il click day a lunedì (15 settembre), alle 14, mandando all’aria il lavoro di preparazione che gli enti avevano portato avanti nelle settimane precedenti.
L’appuntamento era per ieri mattina (12 settembre), per l’avviso 7 rivolto a una platea di oltre 300 enti che organizzano corsi di formazione rivolti a disoccupati e inoccupati.
In tilt il sistema degli enti di formazione in Sicilia
Sul caso è intervenuto l’assessore regionale Mimmo Turano: “Nel prendere atto delle parole dei vertici di Sicilia Digitale per i disservizi, riscontrati in mattinata, non imputabili ad una diretta responsabilità dell’assessorato, ritengo opportuno scusarmi con gli utenti per i disagi. Sono certo che l’impegno contrattuale, preso dalla società, in ordine alla piena funzionalità della piattaforma, da lunedì venga rispettato. Ulteriori ritardi non sono ammissibili”.
Una pioggia di proteste è arrivata dalle associazioni Cenfop Sicilia, Anfop Sicilia, Forma Sicilia, Federterziario, Asef: «Non si tratta più di “piccoli imprevisti tecnici”. Non si tratta più di “fisiologici rallentamenti”. Qui parliamo di un sistema che, ogni volta che arriva a una scadenza importante, collassa e costringe enti, operatori e cittadini a vivere nell’incertezza e nella frustrazione”.
“Le conseguenze sono gravissime, con ritardi nell’avanzamento delle iniziative, blocchi nella certificazione della spesa, proroghe continue che stravolgono i cronoprogrammi e impediscono la normale operatività, fino a determinare una perdita complessiva di credibilità istituzionale – proseguono le associazioni -. E come se non bastasse, si sono registrate piattaforme rimaste in tilt per settimane, come già accaduto con l’Avviso 6 GOL, test di verifica effettuati soltanto il giorno prima dell’apertura dello sportello e linee guida per l’accesso in piattaforma rese disponibili appena dodici ore prima delle scadenze, a conferma di un livello di approssimazione che non è più tollerabile“. E a rischio ci sarebbero anche i fondi europei: “La Sicilia non può più essere ostaggio di inefficienze informatiche e gestionali che paralizzano lo sviluppo e mettono a rischio miliardi di euro“.



