CATANIA – Un uomo di 71 anni, ex tassista abusivo, è detenuto dopo una condanna definitiva a tre anni e sei mesi di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le condizioni di salute
Secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera, dal febbraio scorso l’anziano ha subito un rapido peggioramento fisico e mentale: ha perso oltre 20 chili, passando da una taglia 54 a una 46, e soffre di vuoti di memoria accompagnati da frequenti episodi di disorientamento nello spazio e nel tempo.
Il ricovero e il trasferimento in carcere
Dal 17 al 24 febbraio 2025 l’uomo è stato ricoverato presso il reparto di Neurologia dell’ospedale Garibaldi di Catania, dove i medici hanno diagnosticato una trombosi cerebrale con infarto cerebrale.
Nonostante le condizioni cliniche giudicate critiche, prima della dimissione gli è stato notificato l’ordine di esecuzione della pena ed è stato condotto in carcere.
Terapie e quotidianità in cella
Il penalista sottolinea che al suo assistito non viene garantita un’adeguata somministrazione della terapia e che non ha ancora potuto eseguire gli accertamenti specialistici necessari.
Inoltre, racconta che l’uomo spesso non si alimenta regolarmente e non riesce a sostenere la vita quotidiana in detenzione.
L’appello al Quirinale
Di fronte a questo quadro, l’avvocato Lipera ha scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo la concessione della grazia.
“È lecito domandarsi – afferma il difensore – perché un uomo di quasi 72 anni, affetto da più patologie e vittima di un errore giudiziario, debba consumare i suoi ultimi giorni dietro le sbarre”.