Canicattì, bambina costretta a nascondersi sul poggiapiedi dell’auto pur di non vedere il padre: un calvario che dura da otto anni

Canicattì, bambina costretta a nascondersi sul poggiapiedi dell’auto pur di non vedere il padre: un calvario che dura da otto anni

CANICATTÌ – Un nuovo episodio doloroso si è verificato a Canicattì, nell’ambito di una vicenda familiare che va avanti da quasi otto anni.

Protagonista una bambina di quasi nove anni, che all’uscita dagli uffici degli assistenti sociali sarebbe stata costretta dalla madre, in evidente stato di agitazione, a sdraiarsi sul poggiapiedi dei sedili posteriori dell’auto per evitare qualsiasi contatto visivo con il padre, presente nei pressi della sua vettura.

La denuncia del padre

L’uomo, che da tempo denuncia simili comportamenti e che è impegnato anche in attività sociali legate al sostegno delle famiglie, ha immediatamente informato le autorità competenti.

Non è la prima volta che segnala difficoltà nei rapporti con la figlia e impedimenti a esercitare il proprio ruolo genitoriale.

Le relazioni degli assistenti sociali

Gli stessi assistenti sociali hanno già relazionato altri episodi analoghi ai tribunali coinvolti nella vicenda, documentando la situazione di ostacolo alla bigenitorialità, principio sancito dalla legge 54/2006.

Le indagini

Sulla vicenda indagano le autorità: alcuni passanti che hanno assistito alla scena verranno ascoltati dagli inquirenti per chiarire la dinamica e soprattutto per accertare le condizioni psicologiche della minore, al centro di una vicenda che, secondo gli inquirenti, rischia di compromettere il suo diritto a crescere in un contesto equilibrato e sereno.