SICILIA – Nei giorni scorsi è esploso il caso del gruppo Facebook “Mia Moglie”, una community che aveva superato i 30mila iscritti e che condivideva foto e immagini intime di donne senza il loro consenso, spesso accompagnate da commenti sessisti e offensivi.
Dopo le denunce e le segnalazioni, la piattaforma ha provveduto alla chiusura del gruppo, ma le conseguenze per le vittime restano pesanti.
L’iniziativa del Codacons
Per questo motivo, il Codacons Sicilia Donna ha annunciato l’attivazione di un servizio dedicato alle donne vittime di violenza digitale.
L’associazione mette a disposizione consulenza legale e supporto psicologico, per garantire tutela immediata e accompagnare chi ha subito la diffusione non consensuale di immagini intime o altre forme di abusi online.
“Non basta chiudere un gruppo quando esplode lo scandalo – sottolinea l’associazione –. Le donne coinvolte devono sapere di non essere sole: il Codacons Sicilia Donna offre avvocati e psicologi per tutelarle legalmente e sostenerle dal punto di vista umano”.
Il reato
Il Codacons ricorda che la diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite senza il consenso della persona ritratta costituisce un reato penale, disciplinato dall’articolo 612-ter del Codice Penale, introdotto con la legge sul cosiddetto revenge porn.
Le pene previste sono severe e possono arrivare fino a sei anni di reclusione.
Come chiedere aiuto
Le vittime possono contattare il servizio del Codacons Sicilia Donna scrivendo all’indirizzo sportellocodacons@gmail.com o inviando un messaggio WhatsApp al numero 371 5201706.
“Il nostro obiettivo è accompagnare ogni donna in un percorso di tutela della propria dignità e dei propri diritti – conclude l’associazione – perché nessuna debba sentirsi sola di fronte alla violenza online”.