CATANIA – Nuovo sopralluogo sull’Etna da parte del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Nel mirino degli operatori le aree sommitali del Vulcano.
Nello specifico, i Forestali ieri sera hanno raggiunto la frattura che si è aperta il 20 agosto, a quota 3100 metri. Nella circostanza hanno notato come si sia trasformato il paesaggio nella zona della bocca effusiva di quota 2900 m, attiva dal 14 agosto. Ciò che si nota è la formazione da parte della lava di un piccolo hornitos, struttura conica generata da espulsione lavica.
L’Ingv, attraverso continui aggiornamenti, ha dichiarato così: “La bocca effusiva situata a circa 3200 metri, sul fianco meridionale del Cratere di Sud-Est, presenta attività di spattering e alimenta un flusso lavico diretto verso sud-ovest. Il fronte più avanzato ha raggiunto quota 3030 m s.l.m. Prosegue l’attività effusiva dalle bocche a 3100 m e 2980 m s.l.m. L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est continua, con lanci di prodotti piroclastici oltre l’orlo craterico.”
È in corso un vertice in Prefettura per fare il punto della situazione e decidere quali misure di sicurezza adottare.