“Scippo” a Palermo, ladri traditi dal GPS del cellulare rubato

“Scippo” a Palermo, ladri traditi dal GPS del cellulare rubato

PALERMO – La Polizia di Stato, nelle scorse ore, ha portato a termine a Palermo un’operazione con cui ha recuperato cellulare ed oggetti personali sottratti ad una giovane frequentatrice della movida in Vucciria e ha assicurato alla giustizia i due presunti responsabili del furto e un ricettatore.

“Scippo” ai danni di una giovane a Palermo

“Veloce” e “sicuro” doveva essere il furto consumato da due giovani, residenti in un comune della cintura palermitana che, a bordo di uno scooter, avevano fatto ingresso in Vucciria. In via Meli, una giovane palermitana era stata sorpresa alle spalle, privata della borsa e fatta vittima del più classico degli “scippi“. I due erano poi fuggiti, facendo apparentemente perdere le loro tracce.

La presenza, a breve distanza, di una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impiegata in un servizio di prevenzione e repressione di reati predatori legati alla movida, è servita ad accorciare i tempi di attesa. I poliziotti hanno raccolto, quasi in presa diretta, la segnalazione di quanto accaduto e la descrizione degli autori dello scippo per poi dedicarsi alla loro ricerca.

L’ipotesi che i due potessero essere diretti nel quartiere di Ballarò ha trovato conforto nelle indicazioni fornite dal gps del cellulare rubato che ne indicava proprio questa direzione.

Il cellulare già “smerciato”

Giunti nel popoloso quartiere, i poliziotti si sono subito imbattuti nello scooter e nei centauri descritti dalla vittima. Addosso gli hanno ritrovato la borsa della vittima, ma non il cellulare. Quest’ultimo era già stato “smerciato” e consegnato a un cittadino straniero, dimorante in zona. Nel suo alloggio fatiscente, nascosto dentro un mobile, gli agenti lo hanno ritrovato.

La restituzione degli effetti personali

Telefonino, documenti ed effetti personali sono stati restituiti alla vittima. I due cittadini italiani sono stati arrestati per furto e il provvedimento convalidato dall’autorità giudiziaria, mentre il cittadino straniero è stato denunciato per il reato di ricettazione.