Sos carceri, Codacons: “Dalla Sicilia parte un grido di allarme”

Sos carceri, Codacons: “Dalla Sicilia parte un grido di allarme”

SICILIA – Il Codacons lancia l’allarme carceri al Governo e al Parlamento, sollecitando l’apertura immediata di un confronto pubblico sullo stato drammatico delle carceri italiane. Un’iniziativa che nasce da un territorio segnato da sovraffollamento, violenze e disumanizzazione, e che diventa un appello nazionale indirizzato ai decisori istituzionali.

Siamo davanti a un quadro drammatico – dichiara il Codacons – che non può essere liquidato come una sequenza casuale di episodi. Il sovraffollamento, la carenza di risorse e di personale, la totale assenza di strategie di riforma stanno trasformando le carceri italiane in polveriere pronte a esplodere. Non è più possibile fingere che tutto vada bene: i numeri parlano di un’emergenza strutturale”.

Lo scorso aprile, il Codacons ha presentato un esposto a 9 Procure della Repubblica siciliane, chiedendo di avviare indagini sui suicidi in carcere e sui possibili reati di omissione e di aiuto al suicidio. Una denuncia che nasce dalla Sicilia ma che riguarda l’intero Paese, perché la crisi penitenziaria è ormai una questione nazionale di legalità, civiltà e diritti umani.

Il Codacons fa un bilancio fra suicidi e decessi in carcere

Il Codacons richiama i dati del Report sui suicidi e decessi in carcere 2024 del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Sono 83 i suicidi in un solo anno (603 negli ultimi dieci anni). 20 sono i morti in attesa di accertamenti, 62.410 detenuti a fronte di una capienza effettiva di 46.771 posti. Il tasso di sovraffollamento pari al 133,44%.

“La tutela della dignità dei detenuti – prosegue Codacons – rappresenta una priorità assoluta per un sistema di giustizia credibile e imparziale. L’inerzia politica produce conseguenze devastanti: morti, sofferenze e violenza che ricadono sia su chi lavora negli istituti sia su chi vi è ristretto”.

“Servono misure concrete”: Tanasi candidato a Garante dei detenuti

Proprio ieri è stata lanciata la candidatura di Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale del Codacons, a Garante dei detenuti in Sicilia, sostenuta da un ampio fronte di associazioni. Una proposta che rafforza l’impegno per trasformare le carceri da luoghi di sofferenza a spazi di rieducazione e reinserimento sociale. Rappresenta un passo concreto verso un cambio di rotta nelle politiche penitenziarie.

Il Codacons lancia l’allarme carceri: “Non servono più annunci di facciata ma misure concrete per ridurre il sovraffollamento, potenziare organici e strutture, attuare politiche di reinserimento reali. Ogni ritardo equivale a nuove tragedie, non più tollerabili”.