AGRIGENTO – Altre 10 salme sono sbarcate questa mattina a Porto Empedocle dopo il doppio naufragio avvenuto lo scorso 13 agosto a circa 14 miglia da Lampedusa. Con oggi, siamo al secondo trasferimento. Trasferimento di bare che non sempre hanno un nome. Anzi: diverse sono solo un numero.
Al momento, nella camera mortuaria dell’isola di Lampedusa, restano ancora tre salme.
Altre 10 bare a Porto Empedocle
Fra i corpi arrivati questa mattina, 5 non hanno ancora trovato un’identificazione, né da parte dei sopravvissuti né da parte dei familiari che, nella giornata di ieri, si sono recati in Questura per visionare le fotografie delle vittime. Per altre 5 persone, invece, è stato possibile restituire un nome.
Si tratta di un egiziano di 20 anni, un somalo di 17, una donna somala di 30 anni, un altro somalo di 25 e una giovane etiope di 21 anni.
Dal rito funebre al trasferimento
Lo sbarco è avvenuto in un’area riservata, chiusa al pubblico. Le casse sono state adagiate in fila, oltre una barriera, e al rito religioso hanno preso parte soltanto le forze di Polizia.
In seguito, le salme sono state destinate ai diversi comuni per la sepoltura. Nello specifico, una a Ribera, due a Campobello di Licata, due a Santo Stefano Quisquina, due a Villafranca Sicula, due a Santa Margherita di Belìce e una a Calamonaci.