Emergenza abitativa a Palermo: fine a una vicenda pluridecennale

Emergenza abitativa a Palermo: fine a una vicenda pluridecennale

PALERMO – Emergenza abitativa a Palermo: il comune mette la parola “fine” a una vicenda pluridecennale, cioè quella di sistemare 9 nuclei familiari e riconsegnare la titolarità della struttura di via Fattori all’Immobiliare Strasburgo.

Un’operazione portata avanti in sinergia con la Prefettura e su impulso dell’ufficio dell’Abitare sociale del Comune, che è riuscito a censire le necessità delle fragilità all’interno di questo immobile.

Gli uffici e gli agenti della polizia municipale hanno assistito le famiglie nelle operazioni di abbandono dell’immobile che si sono svolte in un clima assolutamente pacifico. Adesso, le 9 famiglie, sono regolarmente iscritte all’elenco dell’emergenza abitativa. In totale si parla di 36 persone, di cui 14 minori, che sono state ricollocate in altrettanti immobili.

Ben 4 i beni confiscati (3 a Falsomiele e uno in corso Pisani), due appartamenti Erp in via Mozambico e nel quartiere Villagrazia e altri tre dello Iacp (due a Borgo Nuovo e uno in via Filippo Paladini).

Sistemazione a via Fattori: “Risultato importante”

Afferma il sindaco Roberto Lagalla:“Con la sistemazione di nove nuclei familiari e la riconsegna della struttura di via Fattori, si chiude una vicenda lunga e complessa, che per troppo tempo è rimasta in sospeso. È un risultato importante che dimostra come, quando le istituzioni lavorano in sinergia e con determinazione, sia possibile restituire legalità, dignità e nuove prospettive a tante famiglie in difficoltà. Un ringraziamento va all’assessorato all’Emergenza abitativa, alla Prefettura, alla Polizia municipale e a tutte le persone che hanno contribuito a questo percorso”.

Operazione Via Fattori: “Un passo verso una città più giusta”

Sottolinea l’assessore all’emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli: “L’operazione portata a termine in via Fattori rappresenta un esempio concreto di come si possa agire, anche in contesti complessi, tutelando le fragilità senza rinunciare al rispetto delle regole. Siamo riusciti a ricollocare 9 famiglie — 36 persone di cui 14 minori — in immobili pubblici e confiscati, grazie a un’attenta attività di censimento e presa in carico condotta dal nostro ufficio dell’Abitare sociale. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia che il Comune sta portando avanti per affrontare l’emergenza abitativa in maniera strutturale, valorizzando il patrimonio immobiliare esistente, rafforzando il dialogo con gli enti coinvolti e offrendo soluzioni reali a chi vive in condizioni di disagio. La strada è ancora lunga, ma ogni passo come questo ci avvicina a una città più giusta e inclusiva”.