PALERMO – L’esame TAC a cui è stato sottoposto Antonino Romano, il 64enne ferito nella serata di ieri, venerdì 15 agosto, soccorso in via Della Cera dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale Civico di Palermo, ha escluso che le ferite sul corpo sia riconducibili a colpi d’arma da fuoco.
L’agguato in via Della Cera a Palermo
L’uomo ha raccontato ai soccorritori, prima di perdere i sensi e cadere in uno stato d’incoscienza, di essere stato ferito a colpi di arma da fuoco ma “non ci sono frammenti metallici come emerso dagli esami, né fratture né emorragie interne, quindi sono ferite lacero contuse“, secondo quanto affermato dai medici dell’ospedale Civico di Palermo.
I risultati post accertamenti medici e il mistero dei colpi di pistola
Antonino Romano ha riportato contusioni ed escoriazioni al volto e ad un braccio. Su tali segni di violenza stanno attualmente indagando i carabinieri. Gli investigatori invece stanno lavorando per ricostruire e far luce sulla dinamica dei fatti e il movente dell’aggressione.
Il 64enne anche in ospedale ha continuato a confermare che contro di lui sarebbero stati esplosi dei colpi di pistola. Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore. In base alle prime ipotesi, potrebbe trattarsi di un avvertimento dopo il pestaggio, o il carnefice potrebbe aver mancato la vittima.