Controlli in uno stabilimento balneare di Aci Castello: sequestrati 63 kg di alimenti e sanzioni per oltre 5mila euro

Controlli in uno stabilimento balneare di Aci Castello: sequestrati 63 kg di alimenti e sanzioni per oltre 5mila euro

ACI CASTELLO – Controlli in uno stabilimento balneare di Aci Castello.

Irregolarità in un lido di Aci Castello

Le verifiche sono state effettuate dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che ha operato insieme ai poliziotti della Divisione Anticrimine, al personale del Corpo Forestale della Regione Sicilia, dell’Ispettorato territoriale del lavoro e a medici/tecnici del Dipartimento di prevenzione veterinaria – Servizio di Sanità pubblica Veterinaria, Dipartimento di prevenzione – Spresal dell’ASP di Catania.

La task force ha l’obiettivo di verificare le autorizzazioni previste per la vendita degli alimenti, la tracciabilità dei prodotti alimentari offerti al pubblico, la regolarità delle posizioni lavorative e le condizioni di sicurezza sugli ambienti di lavoro.

Denuncia, sequestro e sanzioni

L’attività ha permesso di denunciare a piede libero il titolare del lido, e accertare alcune irregolarità amministrative. Contestate sanzioni per un ammontare di oltre 5mila euro e sequestrati 63 chili di alimenti, distrutti sul posto perché ritenuti non idonei al consumo umano.

In particolare, lo Spresal ha deferito all’autorità giudiziaria, il titolare dello stabilimento balneare per la violazione degli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza. Questo poiché mancava un locale adibito a spogliatoio per i dipendenti. Elevata anche una sanzione amministrativa di 1.708 euro. Occorre però tenere sempre presente la presunzione di innocenza dell’indagato, valevole ora e fino a condanna definitiva.

All’interno del lido, i medici del Servizio Veterinario hanno riscontrato la presenza di precarie condizioni igienico-sanitarie e la mancanza delle procedure di autocontrollo HACCP, contestando un’ulteriore sanzione di 2mila euro.

La distruzione degli alimenti non idonei al consumo

Sempre i medici dell’Asp, unitamente al personale del NORAS del Corpo Forestale, hanno sequestrato circa 63 kg di alimenti di origine animale e vegetale poiché privi di tracciabilità, distruggendoli lì stesso, in quanto non idonei al consumo umano. Elevata quindi un’altra sanzione di 1.500 euro. L’Ispettorato territoriale del lavoro invece, non ha riscontrato alcuna irregolarità.