Storia e programma dei festeggiamenti estivi di Sant’Agata

Storia e programma dei festeggiamenti estivi di Sant’Agata

CATANIA – Nei giorni 16 e 17 agosto, la città di Catania festeggia l’899esimo anniversario del ritorno delle reliquie di Sant’Agata. Quest’anno avrà una duplice valenza perché è al cuore dell’anno giubilare della speranza ed è alla vigilia di un anno giubilare Agatino.

La storia

Abbiam voluto intervistare Dario Costarella, professore di religione e membro dell’associazione “Sant’Agata cattedrale”, chiedendogli di raccontarci la storia legata alla traslazione delle reliquie. Il prof inizia dicendo che, grazie all’epistola del vescovo benedettino Maurizio, possiamo con gioia non solo ricordare il ritorno delle reliquie di Sant’Agata da Costantinopoli nella notte del 17 agosto alle ore 23:26, ma anche cogliere gli aspetti spirituali della presenza di Dio che opera attraverso i santi (in questo caso attraverso S. Agata).

Sappiamo anche che il generale bizantino Giorgio Manjace in una campagna contro gli Arabi, come bottino di guerra da offrire all’imperatore Michele Paflagone, portò via le reliquie di diversi martiri. Infatti, non solo quelle di Agata, ma anche quelle di S. Lucia e di altri. Esse, furono trasferite nel grande tempio di S. Sofia in Costantinopoli e vi rimasero per 86 anni.

Altarino di Sant’Agata sito in via Dusmet

Il generale, non riuscendo a catturare un importante capo militare arabo, per sanare questo suo insuccesso militare, pensò di donare alla casa regnante le reliquie dei martiri. Quindi, i catanesi si videro cosi strappare le reliquie di Sant’Agata nell’anno 1040.

Le reliquie salparono da un punto della città ad oggi noto, la cosiddetta “fontanellasita in via Dusmet.

Essa segna non solo il distacco delle reliquie dalla sua citta ma anche un luogo di pellegrinaggio di migliaia di fedeli, sin dal 1621, dopo aver chiesto l’erezione del monumento a Sant’Agata al governatore Lanario.

Il viaggio delle reliquie

La leggenda vuole che i due soldati videro in sogno Agata che gli indico il punto in cui le sue reliquie si trovavano.

Nella notte, riuscirono a sottrarre da S. Sofia le reliquie dopo averle sezionate in 5 parti e riposte nelle faretre al posto delle frecce. Successivamente, si apprestarono ad affrontare questa avventurosa impresa.

Nella “Historia translationis” leggiamo infatti che Gisilberto inizialmente spaventato ad affrontare i rischi del viaggio, ebbe in sogno la Vergine Agata. Ben 3 volte lo rincuorò. Infatti, dopo queste rassicurazioni, il militare chiamò accanto a se l’amico fedele e partirono alla volta della Turchia.

 

Il viaggio proseguì per la Macedonia, a Taranto e Gallipoli. La leggenda narra di una mammella dimenticata e che un bambina ad essa si attaccò dopo che per diversi giorni non prese più latte dalla madre per una malattia. Invano accorsero i presenti a staccare la mammella dalla bocca della bambina. Fin quando non intervenne un prelato che al seguito delle litanie dei santi, non appena pronunciò il nome Agata la mammella le si staccò. I militari, come segno di gratitudine lasciarono li sul posto la reliquia oggi situata a Galatina.

 

Dopo aver preso le reliquie si diressero a Smirne, trovarono prima un maremoto e a seguire un terremoto che soltanto grazie alla preghiera di intercessione cessò miracolosamente e potettero proseguire alle volte di Corinto. Durante il viaggio, Goselmo sognò Agata che coi capelli lunghi color oro faceva fretta ai soldati e li invitava a non indugiare.

 

L’arrivo in Sicilia

Altarino di Sant’Agata ad Aci Castello

 

Quando giunsero i valorosi soldati a Messina, ci furono subito dei miracoli e guarigioni. Non appena si seppe dell’arrivo delle spoglie di Agata tutti si apprestarono per le strade, finché giunsero ad Acicastello accolte dal popolo festante.

 

Immagine di Agata ad Ognina

Si legge ancora oggi in un’edicola votiva che le sacre spoglie della martire riposarono li prima di giungere a Catania e che furono portate nel 1126 dai valorosi soldati.

Sempre ad Acicastello, i due prelati inviati dal vescovo Maurizio, accertarono l’autenticità delle sacre spoglie che giunsero via mare finalmente a Catania (ad Ognina) dove è posta in ricordo una statua marmorea. In Processione si portarono sino in cattedrale e la gente festante onorava la Santa e rendeva grazie a Dio. Si narrano che al passaggio delle reliquie per la città molti furono le conversioni e i miracoli fisici e spirituali tutti documentati nella “Historia traslationis”.

Le tradizioni legate alla festa

Ex scrigno che custodì le reliquie di Sant’Agata

I festeggiamenti estivi di Sant’Agata segnano una tappa importante del culto Agatino.

La cassa reliquiaria che permise la custodia delle sacre spoglie dal 1126, si trova custodita ad oggi nella chiesa di Sant’Agata la Vetere ed è meta di pellegrinaggio non solo del popolo devoto.

Ci fu poi la questione di chi voleva che le celebrazioni si tenessero nel mese di agosto in modo solenne e non a febbraio per cui si voleva solo una manifestazione liturgica. Alla fine nel dibattito tra gli agostiniani e i febbrarini prevalse la volontà di lasciare i festeggiamenti solenni nel mese di febbraio lasciando comunque ad agosto una festa di due giorni che segna per il catanese devoto un appuntamento imperdibile per riabbracciare la santa patrona.

 

Il programma dei festeggiamenti estivi di Sant’Agata

Venerdì 15 agosto, per la solennità dell’Assunzione di Maria al cielo, ci saranno Messe alle ore 8:00, 9:30, 11:00 (solenne), 18:00.

Sabato 16 agosto, dalle 7:30, il Velo di Sant’Agata sarà esposto nella Basilica Cattedrale di Catania per l’intera giornata.

Messe alle 07:30, 10, 18. Alle ore 19 ci sarà la tradizionale processione del Velo.

Domenica 17 agosto, verranno esposti dalle 8:00 del mattino il Busto Reliquiario e le reliquie della Santa Patrona.

Novità del 2025

Novità del 2025 riguardano gli orari delle Messe: alle ore 10:30 ci sarà la Messa solenne con l’Arcivescovo di Catania. In questo momento della giornata sarà attivo il piano di emergenza, curato dall’Ing. Filippo Di Mauro: l’ingresso avverrà da via Vittorio Emanuele, nella “villetta della Cattedrale. Potranno accedere alla Messa massimo 3.000 persone.

Le altre Messe saranno alle 7:30, 9:00, 12:30, 13:30, 15:30, 16:30, 17:30, 18:30.

Alle ore 19:00 ci sarà la tradizionale processione del busto reliquiario che tocca appunto la fontana lanaria, via porticello, la chiesa monumentale S.Placido, via vittorio Emanuele e il giro attorno al liotru simbolo della città.

Prima del rientro in Cattedrale, dal balcone del Museo Diocesano, l’Arcivescovo di Catania rivolgerà il suo messaggio alla Città in cui annuncerà l’inizio del giubileo agatino del 900° anniversario.

Iniziative esterne

I festeggiamenti estivi di Sant’Agata, quest’anno avrà un’iniziativa culturale: la “Camminata Cittadina per il Centro Storico”.

Un percorso turistico culturale promosso da “Terre di Sport”, che inizierà giorno 16 dalle ore 21:00 con partenza da p.zza Federico di Svevia (Castello Ursino), per scoprire Catania attraverso le vie del centro storico.

Infine, come da tradizione, domenica 17 agosto dalle ore 17 alle ore 21, la giornata sarà dedicata alla donazione di sangue pro–talassemici, a cura dell’ADVS –FIDAS CT, in piazza Università

Locandina Sant'Agata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I festeggiamenti estivi di Sant’Agata sono conosciuti come “Sant’Agata di mezz’agosto”. E’ occasione anche per i molti turisti presenti in città partecipare alla commemorazione di tale evento che non segna soltanto la festa folkloristica segnata dai fuochi d’artificio, bancarelle e palloncini per i più piccini.

Principalmente segna l’abbraccio alla SANTUZZA che numerosi rispondono alla chiamata con il grido “cittadini è viva Sant’Agata”.