Dall’avocado al panino killer: il botulino spaventa il Sud. Cosa c’è da sapere

Dall’avocado al panino killer: il botulino spaventa il Sud. Cosa c’è da sapere

ITALIA – Scoppia il caso botulino in Italia, con 2 vittime e 18 intossicati nel giro di pochi giorni.

In Sardegna e in Calabria, due distinti focolai legati al consumo di alimenti contaminati hanno acceso l’allarme sanitario, spingendo le Autorità a disporre sequestri e indagini a tappeto.

Il caso botulino colpisce il Sud

In Sardegna, un episodio di intossicazione alimentare da botulino ha provocato la morte di una donna di 38 anni. La paziente, inizialmente ricoverata all’ospedale Brotzu, è deceduta successivamente al Businco di Cagliari.

Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, aveva partecipato alla manifestazione “Fiesta Latina” di Monserrato, svoltasi dal 22 al 25 luglio, dove avrebbe consumato una salsa guacamole risultata contaminata.

Oltre alla vittima, altre sette persone – tra cui un bambino di 11 anni – sono sotto osservazione medica.

Un secondo decesso in Calabria

Quasi in contemporanea, in Calabria si è registrato un altro caso mortale. Un turista di 52 anni, originario di Napoli, è deceduto dopo aver manifestato i sintomi tipici del botulismo alimentare. L’uomo aveva mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa acquistato in un food truck a Diamante, nel cosentino. Il malore lo ha colto durante il viaggio di ritorno verso Napoli; i soccorritori sono intervenuti nei pressi di Lagonegro, ma il paziente è spirato prima di arrivare all’ospedale San Giovanni.

Nove persone che avrebbero consumato lo stesso panino sono attualmente ricoverate, alcune in condizioni gravi. Due di loro hanno già ricevuto il siero antitossina botulinica inviato da Taranto, mentre altre sette dosi stanno arrivando via elisoccorso da Roma.

Le indagini

La Procura di Paola ha ordinato il sequestro su scala nazionale di un alimento, probabilmente una preparazione a base di broccoli, ritenuto collegato al focolaio calabrese. L’ipotesi di reato è “morte come conseguenza di altro reato” e “commercializzazione di alimenti nocivi”.

Parallelamente, la Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta sull’episodio sardo, iscrivendo nel registro degli indagati l’organizzatore della “Fiesta Latina”. Le autorità sanitarie locali hanno eseguito campionamenti di tutti gli alimenti serviti durante l’evento. Intanto, Metro Chef ha ritirato in via precauzionale due lotti di polpa di avocado utilizzata per la salsa contaminata.

Cos’è il botulino?

Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, responsabile di una delle forme più gravi di intossicazione alimentare. Può svilupparsi in alimenti mal conservati o preparati in modo scorretto, soprattutto in assenza di ossigeno e a temperatura non controllata, come conserve casalinghe, salse e insaccati.

La tossina attacca il sistema nervoso, bloccando la trasmissione degli impulsi ai muscoli. I sintomi iniziano solitamente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione e includono disturbi visivi (visione doppia o offuscata), difficoltà a parlare e deglutire, secchezza delle fauci e debolezza muscolare progressiva. Nei casi più gravi può insorgere una paralisi respiratoria potenzialmente letale. Il trattamento richiede la somministrazione rapida del siero antitossina botulinica e, nei casi critici, il supporto alla respirazione in terapia intensiva.

La risposta del Ministero della Salute

“A seguito di due importanti cluster di intossicazione botulinica che si sono verificati nelle ultime settimane in Sardegna e Calabria, il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute ha immediatamente attivato tutti i protocolli sanitari“. Si legge in una nota del Ministero della Salute.

“Il sistema di intervento ha reagito prontamente garantendo ai pazienti l’accesso tempestivo ai trattamenti antidotici salvavita – dichiara Maria Rosaria Campitiello, Capo dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie – La rapidità dell’intervento è stata possibile grazie alla rete capillare della Scorta strategica Nazionale Antidoti e Farmaci (SNAF) e alla collaborazione sinergica di tutti gli enti coinvolti. Ricordo che gli alimenti a rischio di tossina botulinica sono le conserve casalinghe preparate sottovuoto, in olio o acqua e, raramente, si tratta di prodotti industriali. Ecco perché è importante rispettare le regole previste per la corretta e sicura preparazione e conservazione degli alimenti”.