CATANIA – Il percorso di risanamento del Comune di Catania è ancora in salita. Lo ha confermato il sindaco Enrico Trantino nel corso della seduta del Consiglio comunale del 6 agosto, convocata per la presentazione della relazione sull’attuazione del programma di mandato, come previsto dalla legge regionale del 31 gennaio 2024.
Durante un intervento di oltre un’ora, il sindaco di Catania ha fatto il punto sullo stato dell’ente, ammettendo: “Spero a fine anno o all’inizio del prossimo potremo dire con chiarezza se Catania è uscita dal dissesto”. Frase che lascia intravedere le incertezze ancora presenti nei conti dell’amministrazione.
Il primo cittadino ha infatti evidenziato le difficoltà strutturali legate agli equilibri di bilancio e alla tenuta finanziaria. “Non ci sono ancora numeri che ci consentano di essere sereni – ha affermato –. Dobbiamo chiudere partite decisive, ereditate anche da errori del passato: situazioni debitorie che oggi compromettono l’efficienza della macchina amministrativa”.
Trantino ha descritto il lavoro di risanamento come “un atto politico e morale” e ha espresso parole di apprezzamento verso l’impegno dei dirigenti comunali nel “correggere la corsa di un treno che rischia di deragliare”. Aprendo la relazione, ha descritto l’ente come “una macchina” trovata “senza motore, con gli ingranaggi arrugginiti”.
Sul piano patrimoniale, il Comune punta a razionalizzare gli spazi, riportando servizi e uffici in immobili di proprietà. Tra gli obiettivi, il trasferimento di alcune direzioni comunali – tra cui urbanistica, ecologia e avvocatura – in sedi istituzionali. Per la sede di via Crociferi, attualmente occupata dalla Cgil di Catania, è stato avviato lo sfratto in vista della realizzazione di un polo per le attività produttive.
In materia di personale, il sindaco ha annunciato l’inserimento di 80 nuovi dipendenti e ha comunicato l’attesa di autorizzazioni ministeriali per ulteriori assunzioni a tempo determinato. “Stiamo inserendo il carburante che mancava”.
Tra gli interventi strategici, Trantino ha richiamato i 50 milioni di euro destinati alla riqualificazione della zona industriale: “Oggi è una trincea di guerra. Da sindacati e Confindustria il commento è stato: finalmente, lo aspettavamo da 50 anni”.
Sul fronte della mobilità urbana, il sindaco ha difeso la pista ciclabile di via Domenico Tempio, respingendo le critiche: “Non ha sottratto spazio alla carreggiata. I rallentamenti sono dovuti alla confluenza dei mezzi pesanti dal porto”.
Infine, un accenno alla vicenda urbanistica di Corso dei Martiri della Libertà: “Attendiamo che i privati definiscano alcuni aspetti per capire se possiamo agire nell’ambito della convenzione del 2012, rinnovata nel 2022, o se serva un nuovo atto urbanistico”.