MESSINA – Ieri la conferenza stampa per il Ponte sullo Stretto del vicepremier Matteo Salvini, nell’ambito di un’iniziativa della Lega Sicilia, svoltasi a Messina, e precisamente nella località Torre Faro, all’interno del lido/ristorante “Grecale“.
“Sì” al Ponte sullo Stretto. Salvini: “È una vittoria di tutti”
“Quella di oggi è una giornata bellissima, non capisco come si possa dire di no ad un’opera che non ha eguali al mondo, che crea lavoro, attrarrà turismo, ridurrà fino a due ore e mezza la percorrenza in treno e fino a un’ora e mezza quella in macchina, e che costerà e inquinerà di meno rispetto al traghetto, e porterà in dote sia a Messina che a Reggio, centri culturali, opere marine e la metropolitana dello Stretto“. Queste le parole di apertura del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardo il Ponte sullo Stretto.
Vantaggi a livello lavorativo, economico e ambientale
“Saranno migliaia i lavoratori siciliani e calabresi impiegati nell’opera, 120mila unità di lavoro stimate durante i cantieri, centinaia di imprese coinvolte in tutta Italia, e ovviamente Sicilia e Calabria faranno la parte del leone. Ho chiesto alle aziende di fare scuola di formazione sul territorio per dare spazio, modo e speranza ai giovani di lavorare. Penso a quanti ingegneri, architetti, geometri, artigiani potranno finalmente rimanere nella loro terra e creare ricchezza“.
Un progetto internazionale, che tocca più culture
“Abbiamo rispettato tutte le norme, ci abbiamo messo anche più tempo del previsto per tutte le valutazioni ambientali e spero che tutti remino nella stessa direzione, perché è un progetto che da Washington a Pechino, dal Giappone a Londra, stanno studiando e sono contento di fare parte di questa rivoluzione“.
“In Italia ci sono sempre coloro che non vogliono mai niente. Questo è un ponte – prosegue – che nella storia dei secoli, siciliani, calabresi e italiani, hanno aspettato e desiderato. C’è il finanziamento completo, ed è denaro pubblico che avrà quasi il raddoppio del suo valore, perché le stime sono di 23miliardi di PIL aggiunto, rispetto ai 13miliardi investiti. Spero che i “no” ci aiutino”.
“Noi avremo gli occhi e le orecchie aperte H24 per evitare che un solo euro finisca nelle tasche sbagliate. È chiaro che – spiega Salvini – la più grande opera pubblica dell’Occidente, può attirare malintenzionati e delinquenti, però ci sono già oggi cantieri per 20miliardi aperti, sia in Sicilia che in Calabria, quindi noi vigiliamo e chiediamo l’appoggio di tutti, perché ovviamente il problema non sarà la costruzione del ponte, ci sono i subappalti, le mense, il movimento terra, i servizi, i trasporti, quindi conto che le Procure ci diano una mano, il Ministero dell’Interno sta adottando tutti i provvedimenti necessari che abbiamo adottato per l’Expo, le Olimpiadi e gli ospedali, quindi faremo il possibile e l’impossibile perché i delinquenti stiano lontani dal ponte“.
Fine lavori del Ponte sullo Stretto entro qualche anno
“Gli ingegneri dicono che gli anni di lavoro previsti dovrebbero essere sette, e quindi – afferma il vicepremier – vuol dire che fra il 2032 e il 2033, un treno unirà Torino-Lione con l’alta velocità in Francia, uno unirà Bolzano-Innsbruk con l’alta velocità a Nord e un altro unirà la Sicilia alla Calabria, a Roma, Milano e Berlino, e penso che sia ambientalmente ed economicamente una vittoria di tutti“.
“Il ponte da solo non risolve i problemi dei siciliani e dei calabresi, ma insieme ai treni e alle autostrade sul entrambi i fronti (siciliano e calabrese), dà finalmente giustizia a questa Terra, e fare impresa qua sarà meno difficile di quello che non è oggi”.
Una tappa anche sulla costa calabra
“Stasera Messina e domani mattina Villa San Giovanni, ho deciso di venire insieme a comunità con cui in questi anni dovremo accompagnare i cantieri. Perché ogni volta che c’è un cantiere, ovviamente crei dei disagi, però a cantiere finito cambia il modo di vivere, di studiare, di lavorare. Conto che i traghetti continueranno ad esserci, ma per i turisti, perché in tutto il mondo i ponti sono anche un’attrazione turistica. Messina e Reggio potranno diventare capitali del turismo anche per un ponte che non ha eguali al mondo“.
“Viva Messina, grazie. Devo dire che è una giornata bella, positiva, perché cambia il futuro dei giovani siciliani e calabresi. Mi metto nei panni dei medici, degli avvocati, degli operai, degli agricoltori, degli imprenditori, dei pendolari, che adesso ovviamente guardando l’orologio sia in Calabria che a Messina non possono sbagliare l’orario del traghetto e che magari in agosto stanno una, due, tre o quattro ore in fila sotto il sole o con l’acqua, come cambia in prospettiva la vita potendo fare avanti e indietro H24 per 365 giorni all’anno“.
L’importanza del Ponte sullo Stretto, un’opera che non ha eguali al mondo
“120mila unità lavorative stimate, centinaia di imprese coinvolte in tutta Italia, più di un’ora risparmiata in macchina e due in treno, molto inquinamento in meno e ultimo ma non ultimo, in tutto il mondo i ponti diventano anche una grande attrazione turistica, e quindi penso che Messina e Reggio diventeranno ancora più attrattive rispetto a quanto non lo siano oggi”.
“Ho salutato e ringraziato il sindaco (Federico Basile), a Messina arriveranno anche tre fermate della metropolitana e ci sarà per la prima volta nella storia la Metropolitana dello Stretto, che attraversando il ponte unirà mezzo milione di persone, quindi non è solo il ponte, e anche grazie al ponte voi vedete i cantieri sulla Palermo, Catania, Messina, grazie al ponte è in progettazione l’alta velocità fra Salerno e Reggio Calabria“.
Segno di grande sviluppo/evoluzione
“È chiaro che il ponte non risolve i problemi di Sicilia e Calabria, ma è un acceleratore di sviluppo, d’innovazione. Nella storia due volte si è attraversato il ponte senza traghetti, uno lo storico romano Strabone, dice che Lucio Cecilio Metello lo attraversò con gli elefanti, organizzando un ponte di botti, e poi la storia più recente ci dice che San Francesco di Paola lo attraversò con il mantello. Ecco, non abbiamo prove scientifiche, fra 2032/2033 in moto, in camper, in camion e in treno, si attraverserà questo straordinario Stretto, inquinando e pagando meno, e perdendo meno tempo.
“Quindi è un orgoglio. Ovviamente non siamo alla fine, è un percorso che abbiamo cominciato due anni e mezzo fa e quindi ci sarà ancora tanto da fare, però è importante che le comunità economiche e produttive delle due sponde, siano co-protagoniste di questa straordinaria storia di sviluppo. Sono assolutamente orgoglioso che il Governo e la Lega, abbia dato una risposta che da un secolo i siciliani si aspettavano. Viva la Sicilia, la Lega e il ponte e la libertà, grazie a tutti”.
Il comitato “No ponte”
Prima, dopo e durante, non è mancata la presenza dei manifestanti “No ponte“, che si sono riuniti, inizialmente all’entrata del Lido Grecale, e poi nella spiaggia circostante, per far sentire a gran voce un punto di vista diverso e i motivi della protesta, chiedendo anche un confronto con il premier. In seguito, il corteo, formato da circa un ventina di partecipanti, ha cercato di alzare i toni per farsi sentire, esponendo striscioni e urlando cori come “Lo stretto di Messina non si tocca, lo difenderemo con la lotta“. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti però, post conferenza, ha mandato loro un “bacio volante“, visto come segno di provocazione dagli attivisti.