PORTO EMPEDOCLE – È entrato ufficialmente in produzione ieri il nuovo dissalatore di Porto Empedocle, il primo dei tre impianti strategici messi in campo dalla Regione Siciliana per affrontare l’emergenza idrica che da mesi affligge l’isola. I primi 50 litri al secondo di acqua dissalata sono già stati immessi nella rete, convogliati verso il nodo di Villaseta, a servizio della città di Agrigento.
L’impianto, come annunciato, vedrà un progressivo incremento della produzione: altri 25 litri al secondo saranno aggiunti l’11 agosto, e i restanti 25 litri il 14 agosto, per arrivare alla piena capacità produttiva di circa 100 litri al secondo.
Nuovo dissalatore in funzione a Porto Empedocle
Soddisfatto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che ha commentato: “L’entrata in funzione del dissalatore di Porto Empedocle rappresenta un risultato concreto nella lotta alla crisi idrica che colpisce da tempo il nostro territorio. È una risposta immediata e tangibile ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Il mio governo continua con determinazione su questa strada per garantire alla Sicilia un futuro più sicuro e sostenibile sul piano delle risorse idriche”.
Il dissalatore di Porto Empedocle è il primo a entrare in funzione nell’ambito di un più ampio piano regionale che prevede la realizzazione di tre impianti: gli altri due, attualmente in fase di realizzazione, sorgeranno a Gela e Trapani.
Le risposte alla crisi idrica in Sicilia
Per il completamento del progetto, la Regione ha stanziato 110 milioni di euro, di cui 90 milioni provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione assegnato alla Sicilia in seguito all’accordo siglato nel maggio 2024 tra il presidente Schifani e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e 20 milioni dal bilancio regionale, destinati in parte anche alla gestione operativa degli impianti.
Un intervento che rappresenta un passo decisivo nella gestione delle risorse idriche in un’isola sempre più esposta agli effetti del cambiamento climatico e alla scarsità d’acqua.