SANTA FLAVIA – Nel quarantesimo anniversario dell’uccisione del commissario Beppe Montana, assassinato dalla mafia il 28 luglio 1985 a Porticello, la Repubblica Italiana e le istituzioni siciliane si sono unite nel ricordo di uno dei protagonisti più coraggiosi della lotta a Cosa Nostra.
In ricordo di Beppe Montana
“La Repubblica si inchina nel loro ricordo», ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, estendendo il tributo anche al vicequestore Antonino Cassarà e all’agente Roberto Antiochia, caduti pochi giorni dopo Montana. «Sono stati servitori dei valori della nostra comunità. Investigatori intelligenti e tenaci, hanno inflitto alla mafia colpi durissimi, contribuendo all’arresto di latitanti pericolosi e al lavoro istruttorio dei magistrati coraggiosi con cui collaboravano“.
La Repubblica e la Sicilia gli rendono omaggio
Mattarella ha sottolineato il ruolo cruciale di Montana, fondatore della sezione “Catturandi” della Squadra Mobile di Palermo, che contribuì a scardinare il mito dell’impunità dei boss mafiosi. Cassarà, invece, offrì un contributo decisivo all’istruttoria del Maxiprocesso. “Furono uccisi perché la mafia li temeva. Le loro vite sono esempio e guida per le nuove generazioni“, ha concluso il Capo dello Stato.
Alla cerimonia commemorativa, svoltasi sul lungomare di Porticello, ha partecipato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che ha dichiarato: “La memoria del commissario Montana, la sua tenacia e dedizione al senso dello Stato rimangono un esempio indelebile. La sezione “Catturandi”, da lui guidata, ha affrontato pericolosi latitanti e rappresentato una svolta nella lotta alla mafia. Oggi non dobbiamo solo commemorare, ma agire per rafforzare lo Stato e costruire una società più giusta“.
Presenti anche il gonfalone della Regione Siciliana e, su delega del presidente Renato Schifani, l’assessore regionale alla legalità Scarpinato, che ha deposto una corona d’alloro in onore del commissario. Schifani ha ricordato Montana come “giovane e valoroso commissario della Squadra Mobile, il cui coraggio resta esempio per tutti noi. Il suo nome vive nella memoria della Sicilia onesta. Onorarlo significa rinnovare ogni giorno l’impegno per la legalità“.
La cerimonia, densa di emozione e memoria, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, oltre ai familiari del commissario Montana e di numerosi cittadini.