Le compagnie low cost che, a Catania, tutto sono tranne che low… La parola al presidente Bonura

Le compagnie low cost che, a Catania, tutto sono tranne che low… La parola al presidente Bonura

CATANIA – Altro che low… le note compagnie aeree che volano su Catania di economico hanno molto poco. O prenoti con diversi mesi di anticipo oppure “sei fregato” e per una tratta come quella Catania-Milano puoi arrivare a pagare oltre i duecento euro… e ci teniamo bassi.

In sostanza, oggi prendere un aereo che da Catania ci porti nel resto d’Italia è diventato più che un lusso. A tal proposito la SAC, società che gestisce l’aeroporto Vincenzo Bellini, che dice?

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Secondo il presidente Bonura, dunque, non c’è molto da fare perché ogni compagnia ha la propria politica. Per farla breve o ci mangiamo questa minestra o ci buttiamo dalla finestra e alla luce anche degli ultimi crolli targati Sicilia, come il viadotto Himera sulla Catania-Palermo e la frana sulla A18, la situazione si complica.

Ma andiamo per ordine… le autostrade crollano, la rete ferroviaria ancora non dispone neanche del doppio binario, del Ponte sullo Stretto da anni c’è solo un gran chiacchiericcio e i biglietti aerei sono costosissimi. Dunque come dovremmo spostarci? Forse iniziando a mettere le ali come i pennuti…

Capisco che apparteniamo al “profondo sud” e che per molti siamo anche “africani” ma non è arrivato il momento di svegliarsi un attimo? La classe politica, piuttosto che dare la caccia alle streghe dopo ogni disastro, perché non si sbraccia con serietà e scende in campo prevenendo piuttosto che curando… e anche male.

Nonostante questa fotografia alquanto desolante, in Sicilia quest’estate, stando a quanto ci riferisce il presidente Bonura, c’è stato un incremento del traffico aeroportuale e quindi di turisti, anche se l’isola rimane solo un ripiego.

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Un segno parzialmente positivo, dunque, ma oggi più che mai non possiamo permetterci neanche minimamente di pronunciare la parola sviluppo senza che un ghigno ironico appaia sul volto del nostro interlocutore… a maggior ragione se del nord.

Ma intanto la SAC, per andare avanti, pensa ad investire il finanziamento da 80 milioni ricevuto per rispettare l’accordo di programma con ENAC.

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Al di la di questo aspetto, per la società che gestisce lo scalo non sono mancati i grattacapi quest’anno e si è trovata spesso al centro di aspre polemiche che facevano riferimento a bilanci con alcune ombre ma Bonura sull’argomento rilancia parlando di “castelli di fantasia”.

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