AGRIGENTO – Sapevano dei problemi agli impianti di distribuzione dei gas medicali, ma non avrebbero agito per evitare danni ai pazienti.
È questa l’ipotesi della Procura della Repubblica di Agrigento, che ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a sette ex dirigenti dell’Asp provinciale e dei presidi ospedalieri di Agrigento e Ribera.
Pazienti esposti a gas non conformi
Secondo gli inquirenti, i dirigenti non avrebbero garantito la corretta manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di produzione e distribuzione dei gas medicali.
Il risultato? A diversi pazienti sarebbero stati somministrati gas inquinati e non conformi agli standard sanitari.
L’inchiesta avviata dopo il blitz dei Nas
L’indagine, partita nel 2023, si collega a un’ispezione condotta nel maggio 2019 dai Nas dei carabinieri, che portarono al sequestro preventivo e d’urgenza degli impianti centralizzati per la distribuzione dei gas negli ospedali San Giovanni di Dio di Agrigento e Fratelli Parlapiano di Ribera.
Nello specifico, a Ribera fu sequestrata anche la rete dell’aria medicale compressa.
I nomi dei destinatari dell’avviso
Il provvedimento riguarda:
- Mario Zappia, ex direttore generale dell’Asp
- Alessandro Mazzara, ex direttore amministrativo
- Gaetano Migliazzo, ex direttore sanitario dell’ospedale di Ribera
- Antonello Seminerio, ex direttore dell’ospedale di Agrigento
- Giuseppe Bellavia, direttore del Dipartimento del farmaco
- Rina Falletta, responsabile della farmacia dell’ospedale “Parlapiano”
- Giuseppe Biancucci, referente tecnico dell’ospedale San Giovanni di Dio
L’ipotesi d’accusa è pesante: omessa manutenzione con conseguente esposizione dei pazienti a rischi sanitari. Ora spetterà alla magistratura decidere se procedere con la richiesta di rinvio a giudizio.