SIRACUSA – Dopo 10 mesi di attività intensa e complessa, il prefetto Giovanni Signer lascia Siracusa per assumere il nuovo incarico a Macerata.
Siracusa saluta il prefetto Giovanni Signer
Lunedì il passaggio di consegne sarà ufficiale, mentre nello stesso giorno arriverà nel capoluogo aretuseo Chiara Armenia, in arrivo dalla Prefettura di Caltanissetta.
Signer, promosso prefetto dopo la lunga esperienza da questore, ha affrontato numerosi fronti durante il suo primo incarico prefettizio, tutti racchiusi nella sua stessa sintesi “La questione industriale, per la presenza del Petrolchimico di Priolo, la vicenda ambientale, e ancora la sicurezza e il turismo”.
Un’esperienza segnata anche da criticità, come l’incendio del 5 luglio scorso nell’impianto di smaltimento rifiuti Ecomac, che ha sollevato interrogativi sulla prevenzione e il controllo.
Le parole
“Se un rogo divampa in un sito del genere e la segnalazione arriva dai cittadini di passaggio, allora c’è un problema”, ha osservato Signer, evidenziando la necessità di un sistema di videosorveglianza costantemente collegato a una centrale operativa.
Particolarmente attento alle dinamiche del centro storico, il prefetto ha lavorato insieme alle associazioni di categoria per rafforzare il rispetto delle regole.
In particolare, a Ortigia, ha affrontato le criticità legate alla presenza degli “api calesse” e dei servizi di trasporto turistico via mare, spesso svolti da operatori non autorizzati.
“Mi sono molto legato a Siracusa”
In ambito sicurezza, Signer ha inoltre lanciato un progetto per la lettura automatica delle targhe dei veicoli in transito nel territorio provinciale, utile all’identificazione di mezzi rubati o sospetti “Il Comune di Siracusa ha messo 20mila euro per aderire al piano”, ha dichiarato.
“Mi sono molto legato a Siracusa – ha detto – spiace lasciare”.