Belpasso inaugura i primi appartamenti per la vita indipendente dei giovani con disabilità: un modello di inclusione e coesione sociale

Belpasso inaugura i primi appartamenti per la vita indipendente dei giovani con disabilità: un modello di inclusione e coesione sociale

BELPASSO – Una giornata emozionante e carica di significato quella vissuta ieri nel Comune di Belpasso, dove sono stati inaugurati i primi due appartamenti dedicati alla vita autonoma di giovani con disabilità, nell’ambito del progetto “Inclusione e Coesione”, finanziato con fondi del PNRR Next Generation EU.

Un momento storico per la città e per le dodici famiglie coinvolte, che vedono finalmente concretizzarsi un sogno: offrire ai propri figli la possibilità di una vita indipendente, dignitosa e integrata nella comunità. I ragazzi, organizzati in gruppi da sei, vivranno in due appartamenti situati nel cuore del centro urbano, sperimentando un modello di cohousing che promuove autonomia, socialità e, in prospettiva, anche l’inserimento nel mondo del lavoro.

“L’entusiasmo e la commozione visibili negli occhi dei ragazzi e delle loro famiglie – ha dichiarato il sindaco Carlo Caputo – sono stati la testimonianza più autentica del valore di questa iniziativa. Progettare e vedere attuata una dimensione di crescita e comunità per ragazzi diversamente abili è per noi motivo di grande orgoglio, a conferma dell’efficacia delle politiche di inclusione messe in campo. Oggi prende avvio la fase della residenzialità, una tappa importante che ci auguriamo possa presto accompagnarsi a un cammino di integrazione lavorativa”.

Il progetto ha preso forma grazie a una forte sinergia istituzionale e sociale, che ha coinvolto l’Amministrazione comunale – con un ruolo centrale dei Servizi Sociali, coordinati dalla dottoressa Elvira Salerno –, il vicesindaco Gaetano Campisi, la consigliera Patrizia Vinci, e diversi enti del Terzo Settore, tra cui le cooperative sociali Controvento, Solidarietà che Passione, Delfino, Iride e I Girasoli.

L’iniziativa rappresenta un modello virtuoso di welfare territoriale, capace di valorizzare le competenze, le relazioni e le aspirazioni dei giovani con disabilità, in un contesto protetto ma aperto al mondo esterno. Un esempio concreto di come i fondi del PNRR possano essere utilizzati per costruire comunità più inclusive e solidali.

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