CATANIA – Si è svolta giovedì 24 luglio 2025, nei locali della Prefettura di Catania, la conferenza stampa di presentazione della nuova relazione redatta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti e in ambito ambientale e agroalimentare. Al centro del documento – intitolato “Le zoomafie e le corse clandestine di cavalli: analisi, contrasto e proposte di intervento” – c’è un’indagine approfondita sul legame tra criminalità organizzata e sfruttamento degli animali. All’incontro hanno preso parte il presidente della Commissione, on. Jacopo Morrone, insieme ai relatori, l’on. Eliana Longi (FdI) e la sen. Vincenza Rando (Pd).
Un sistema criminale radicato in Sicilia
Approvata il 16 luglio e trasmessa ufficialmente alle Presidenze delle Camere, la relazione parlamentare fotografa una realtà preoccupante: quella di un sistema illecito che sfrutta cavalli per competizioni clandestine, alimentato da reti criminali capaci di operare indisturbate nelle pieghe dell’illegalità. In questo scenario, la Sicilia – e in particolare la provincia di Catania – emerge come una delle aree a più alta incidenza.
Catania centro delle zoomafie
Il report documenta come nel solo 2023, nel territorio catanese, siano aumentate le corse illegali su strade pubbliche. Le indagini hanno portato all’arresto di diversi organizzatori, al sequestro di cavalli dopati e all’individuazione di stalle abusive. Le gare, spesso improvvisate alle prime luci dell’alba, mettono a rischio la sicurezza urbana e si inseriscono in contesti dove agiscono gruppi armati e scommettitori clandestini.
I dati sui reati in Sicilia
La relazione parlamentare riporta che la Sicilia ha registrato nel 2023 un totale di 453 reati contro gli animali, con 500 persone denunciate, 3 arresti e 56 sequestri. Oltre alle corse di cavalli, il documento segnala una situazione complessa che include episodi di randagismo incontrollato, canili fuori norma, traffico di microchip irregolari, combattimenti tra cani e bracconaggio. La dimensione del fenomeno è tale da rendere necessario un coordinamento tra istituzioni locali, forze dell’ordine e sistema giudiziario.
L’appello delle istituzioni e l’esempio di Siracusa
La Commissione propone di rafforzare la vigilanza veterinaria, aggiornare le norme penali in materia di maltrattamenti e avviare campagne di educazione civica per contrastare la cultura dell’abuso sugli animali. In controtendenza con la diffusione dell’illegalità, viene citato l’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa come esempio positivo: una struttura regolare, tecnologicamente avanzata e importante per il tessuto economico locale.