SICILIA – L’Italia – e nello specifico la Sicilia – si trova stretta nella morsa dell’Anticiclone africano, che sta provocando un disumano aumento dei valori termici, specialmente al sud. Caldo infernale che, oltre a insolazioni e colpi di calore, può causare persino disturbi intestinali e intossicazioni alimentari da cibi contaminati da batteri o dalle tossine che rilasciano.
Ad aver lanciato l’allarme è il Codacons, che ha denunciato come sia ancora frequente vedere alimenti e bevande lasciati sotto il sole, specialmente nei luoghi di villeggiatura.
Caldo e intossicazioni alimentari
“Un pericolo concreto per la salute pubblica“, l’ha definito il Segretario Nazionale Codacons Franccesco Tanasi. “Se nella preparazione o conservazione degli alimenti vengono trascurate le basilari norme igieniche e le corrette temperature di conservazione, il rischio di intossicazioni alimentari cresce in modo esponenziale”.
Un pericolo che “può configurare un reato ai sensi dell’art. 444 del Codice Penale, che punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chi immette sul mercato alimenti pericolosi. Per questo chiediamo alle Forze dell’Ordine controlli a tappeto in chioschi, ristoranti e punti vendita stagionali“.
Le dieci dritte del Codacons
L’associazione raccomanda massima attenzione e diffonde un vademecum con dieci regole essenziali per evitare brutte sorprese:
- Nei locali poco noti, meglio evitare buffet freddi rimasti a lungo a temperatura ambiente, soprattutto se contengono uova, maionese, creme o mascarpone.
- Se una confezione surgelata presenta brina esterna, probabilmente ha subito sbalzi termici e non è stata conservata come si deve.
- Occhio agli imballaggi gonfi: possono indicare alterazioni del contenuto.
- Non acquistate bottiglie d’acqua o bibite tenute sotto il sole. Controllate sempre la data di scadenza: in estate è frequente lo smaltimento di fondi di magazzino.
- Pesce e frutti di mare vanno venduti solo in confezioni sigillate e con etichette che indichino provenienza e scadenza. Conservazione massima: quattro giorni a 6°C.
- Diffidate dei negozi con congelatori troppo pieni: la corretta conservazione prevede che non si superino certi limiti. Preferite freezer verticali con sportelli chiusi.
- Se il gelato ha cambiato consistenza o presenta cristalli di ghiaccio, è segno che la catena del freddo è stata interrotta: non consumatelo.
- Il personale non deve toccare alimenti a mani nude. Se ricevete cibi o bevande serviti senza l’uso di strumenti adeguati, segnalate la cosa alle autorità.
- Evitate di comprare alimenti deperibili da venditori ambulanti sprovvisti di celle frigorifere a norma.
- Verificate sempre la scadenza di ogni prodotto, anche se lo comprate in mercatini o punti vendita stagionali.
E ancora, il Codacons invita a segnalare ogni irregolarità alle autorità competenti. Chi contrae un’intossicazione alimentare in un villaggio turistico, hotel o ristorante può rivolgersi all’associazione per ottenere assistenza legale e richiedere un risarcimento.