Caldo estremo e rischio incendi, la Sicilia sotto pressione: allerta rossa in quattro province

Caldo estremo e rischio incendi, la Sicilia sotto pressione: allerta rossa in quattro province

SICILIA – La Sicilia brucia sotto un sole implacabile. Le temperature hanno superato abbondantemente i 30 gradi in tutte le province dell’isola, con picchi oltre i 38 gradi nella parte sudorientale.

L’ondata di calore

Un’ondata di calore intensa, alimentata dall’anticiclone africano, sta investendo il territorio aggravando il rischio incendi, già elevato a causa della siccità e dei venti meridionali.

Secondo il Servizio informativo agrometeorologico siciliano, alle 9.26 di questa mattina le centraline hanno rilevato 38,5 gradi a Francofonte, nel Siracusano, 38,2 a Paternò e 38 a Motta Sant’Anastasia, entrambi in provincia di Catania.

La situazione a Catania e Palermo

A Catania città il termometro ha toccato i 33 gradi, mentre nei pressi della base aerea di Sigonella, lungo la SP 104, si è registrata una temperatura di 38,9 gradi.

Anche a Palermo il caldo si fa sentire: seppur la colonnina segni 32 gradi, l’umidità elevata fa percepire una temperatura ben più alta. A Partinico, in provincia di Palermo, si sono toccati i 37,2 gradi.

L’ennesimo bollettino allarmante arriva dalla Protezione civile Regionale, che ha diramato un avviso di allerta rossa per rischio incendi nelle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Messina, il massimo livello previsto.

Il documento della Protezione civile Regionale

La situazione è critica: “Le temperature massime sono previste in generale aumento, con valori da elevati a molto elevati”, si legge nel documento ufficiale. Il rischio è ulteriormente aggravato dalla presenza di venti con componente meridionale, seppur classificati da deboli a moderati, che possono tuttavia agevolare lo sviluppo e la diffusione dei focolai.

Particolare attenzione viene rivolta alle aree rurali e montane, dove le caratteristiche del territorio possono ostacolare le operazioni di soccorso e rendere più difficili gli interventi di spegnimento.

La macchina della prevenzione è già operativa, ma le istituzioni rilanciano un appello accorato alla responsabilità individuale: ogni gesto imprudente può innescare un disastro, mentre “ogni segnalazione tempestiva può fare la differenza per evitare il propagarsi delle fiamme”.