PALERMO – Non si placano le tensioni dopo la violenta aggressione a un barista e all’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, avvenuta due giorni fa in un locale del centro cittadino. Nonostante la denuncia di quattro presunti responsabili, tra cui due minorenni, il barista sarebbe stato nuovamente minacciato di morte da altri soggetti, forse complici degli aggressori, ieri, proprio nel giorno della commemorazione della strage di via D’Amelio, con le strade presidiate dalle forze dell’ordine.
Secondo quanto riferito, gli aggressori si sarebbero recati di nuovo nel bar, rivolgendosi al proprietario con toni intimidatori e minacciando ritorsioni anche contro i suoi familiari. Il commerciante ha quindi chiesto nuovamente l’intervento della polizia, temendo per la propria incolumità.
La prima aggressione risale a tre giorni fa, quando, intorno alle 16, due ragazze si erano presentate nel locale per una consumazione. Poco dopo, un uomo era entrato insieme a una delle giovani sostenendo che fosse stato ricevuto un resto errato. Nel giro di pochi minuti, altri sei uomini avevano fatto irruzione nel bar e si erano scagliati con calci, pugni e schiaffi contro il titolare. Anche il padre del barista, intervenuto in difesa del figlio, è stato colpito.
A quel punto è intervenuto anche l’assessore Fabrizio Ferrandelli, che ha cercato di sedare la rissa e ha chiamato la polizia. Ma è stato anch’egli aggredito con uno sgabello e ha riportato contusioni.
Proprio ieri la Polizia di Stato aveva comunicato di aver identificato e denunciato quattro dei presunti responsabili dell’aggressione. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e chiarire le dinamiche del nuovo episodio intimidatorio.