PATTI – Un’altra tragedia sul lavoro scuote la Sicilia. In contrada Garbo, nelle campagne di Patti, un uomo di 37 anni, Biagio Rizzo, ha perso la vita travolto dal trattore cingolato con cui stava effettuando lavori di pulizia su un terreno di proprietà.
Muore schiacciato dal trattore a Patti
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo era alla guida di un piccolo trattore, quando il mezzo si sarebbe ribaltato a causa di un dislivello del terreno, schiacciandolo sotto il suo peso. A lanciare l’allarme sarebbe stato il fratello della vittima, accorso sul posto e autore della tragica scoperta.
I soccorritori sono intervenuti tempestivamente, ma per Biagio Rizzo non c’era già più nulla da fare. La salma è stata trasferita alla camera mortuaria del Policlinico di Messina, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le indagini per accertare l’esatta dinamica dell’incidente sono affidate ai carabinieri della compagnia di Patti.
Federacma: “Tragedie che si ripetono, serve la revisione obbligatoria”
L’ennesimo dramma in ambito agricolo ha scatenato la reazione di Federacma, la federazione Confcommercio delle imprese del settore macchine agricole, che rilancia l’allarme sulla sicurezza nei campi e sulla revisione obbligatoria dei mezzi agricoli, prevista dalla legge dal 2015 ma mai attuata concretamente.
“Un’altra giovane vita spezzata – dichiara il presidente Andrea Borio –. Non è più tollerabile assistere a tragedie che si ripetono ogni settimana. Ogni giorno che passa senza revisione è un giorno in cui si rischia la vita nei campi”.
Secondo i dati INAIL, ogni anno in Italia si registrano oltre 100 decessi legati all’uso di mezzi agricoli, e nella maggior parte dei casi il ribaltamento è la causa principale. I trattori non revisionati, privi di rollbar, cinture o con freni malfunzionanti continuano a trasformarsi in trappole mortali.
Un appello urgente al Governo
Federacma denuncia il blocco del decreto attuativo necessario a rendere operativa la revisione:
“La legge c’è dal 2015 – sottolinea Borio – ma mancano ancora le officine accreditate e le procedure. E intanto, ogni due o tre giorni, contiamo una vittima”.
La federazione si dice pronta a collaborare con rivenditori, officine e tecnici specializzati per avviare da subito controlli capillari ed efficaci.
“La sicurezza non può essere lasciata al caso – conclude Borio –. Ogni ritardo si misura in vite spezzate, famiglie distrutte, comunità colpite”.
Intanto, a Patti, la notizia della morte di Biagio Rizzo ha sconvolto l’intera comunità. Un’altra vittima silenziosa di una sicurezza nei campi ancora troppo trascurata.