AGRIGENTO – La Corte d’Assise di Alessandria ha condannato alla pena dell’ergastolo Giovanni Salamone, 62 anni, originario di Agrigento, riconosciuto colpevole dell’omicidio della moglie, Patrizia Russo, 53 anni.
I fatti
Il delitto è avvenuto il 16 ottobre 2024 nell’abitazione della coppia a Solero, in provincia di Alessandria, dove si erano trasferiti dopo che la donna aveva ottenuto un incarico come insegnante di sostegno.
Nonostante la richiesta del pubblico ministero fosse di 21 anni di reclusione, i giudici hanno inflitto all’imputato la massima pena, accogliendo la tesi dell’accusa circa la piena consapevolezza dell’azione compiuta.
Secondo quanto emerso nel corso del processo, Salamone ha inferto 7 coltellate alla moglie, provocandone la morte. Subito dopo l’aggressione, ha chiamato i carabinieri confessando l’accaduto e sostenendo di essere stato “posseduto da Satana“.
Il tentativo di un gesto estremo
Difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, l’uomo avrebbe sofferto di depressione legata a difficoltà economiche e alla mancanza di un lavoro stabile. Dopo l’arresto, ha tentato di togliersi la vita nel carcere in cui era detenuto.
I due figli della coppia, assistiti dagli avvocati Maria Luisa Butticè e Annamaria Tortorici, si sono costituiti parte civile. La Corte ha stabilito a loro favore una provvisionale di 250 mila euro ciascuno.