SICILIA – Anche quest’estate la Sicilia torna a bruciare, con roghi che hanno colpito duramente Agrigento, il Parco Archeologico di Morgantina e numerose altre aree sensibili.
Migliaia di ettari di territorio vanno in fumo, generando danni ambientali irreversibili, perdite economiche pesanti per il comparto agricolo e turistico e gravi ripercussioni sanitarie per la popolazione, soprattutto nelle zone industriali come Augusta e Priolo.
Il Codacons: “Serve un piano regionale, subito”
Il Codacons Sicilia punta il dito contro l’assenza di un piano regionale efficace per la prevenzione degli incendi e chiede correttivi urgenti per fronteggiare l’emergenza. Tra le proposte avanzate:
- Potenziamento dei mezzi antincendio e delle sale operative
- Coordinamento diretto tra vigili del fuoco, Corpo Forestale e volontari
- Promozione della selvicoltura preventiva e pulizia del sottobosco
- Uso sistematico dei droni per avvistamento e monitoraggio
Stop alle speculazioni: servono trasparenza e formazione
L’associazione sottolinea l’importanza di aggiornare e pubblicare il catasto incendi, per garantire trasparenza e contrastare eventuali speculazioni sui terreni colpiti dalle fiamme.
Centrale, inoltre, è la formazione continua degli operatori, condizione imprescindibile per garantire interventi rapidi e mirati.
Appello alla Regione e ai cittadini
Il Codacons chiede alla Regione Siciliana di adottare una strategia integrata e realmente preventiva, per evitare ogni anno il ripetersi di simili disastri.
L’associazione invita anche i cittadini a collaborare segnalando situazioni di rischio all’indirizzo mail o via WhatsApp al numero 371 5201706.